Toscana, Umbria e Liguria: 55 comuni al voto. Coalizioni alla prova

La Spezia, Carrara, Lucca e Pistoia solo ’le piazze’ più calde

Toscana, Umbria e Liguria: 55 comuni al voto

Toscana, Umbria e Liguria: 55 comuni al voto

Firenze, 12 giugno 2022 - Voto amministrativo con prospettiva elezioni politiche del ’23. Sono 28 i Comuni in Toscana, 20 in Liguria e 7 in Umbria alle urne. Tre capoluoghi (Pistoia e Lucca, La Spezia) più Carrara. Sopra i 15mila abitanti anche Camaiore e Quarrata scelgono il nuovo sindaco così come Todi e Narni in Umbria. Ma ci sono anche comuni interessanti sotto la soglia dei 15mila abitanti come Forte dei Marmi e Rignano sull’Arno.

La tenuta delle coalizioni, i campi più larghi nel centrosinistra, le alleanze governative, la leadership del centrodestra: sono tanti i motivi che si avvitano al voto per le Comunali che oggi va in scena (insieme ai referendum sulla Giustizia ovunque).

Le sfide toscoliguri sono tutte intriganti per aspetti diversi, ogni città che sceglie il nuovo sindaco presenta peculiarità; anche gli schieramenti sono ad alleanza variabile con forte presenza di movimenti civici, radicati o della penultima ora.

Il ballottaggio potrebbe uscire dal voto toscano e da quello spezzino anche se le attese sono, chiaramente, diverse. Alla Spezia il sindaco Pierluigi Peracchini punta al bis, il centrodestra si è ricompattato e lo sostiene convintamente. Alla prova delle urne il partito politico di Giovanni Toti che guarda anche al post amministrative con l’occhiolino già strizzato alle altre forze di un possibile Grande centro. La sfida è con l’avvocata, nata nei comitati cittadini, Piera Sommovigo. Il centrodestra punta a vincere subito, se non ce la dovesse fare, dovrebbe andare, secondo i pronostici degli addetti ai lavori, al ballottaggio con buon margine di vantaggio. Ma la candidata dem confida in un ribaltamento delle previsioni forte proprio del suo radicamento in città.

Nelle tre ’piazze’ toscane una situazione simile alla Spezia potrebbe manifestarsi a Pistoia dove «Ale» Tomasi (FdI) è in campo per chiedere ai cittadini il bis. La sfidante dem è una politica esperta: Federica Fratoni. Tomasi ha dalla sua parte un buon governo negli ultimi cinque anni, Fratoni ha coperto centro e periferie per tornare ad esaltare il modello toscano rinnovato del centrosinistra. Ce la farà ad andare al ballottaggio? Probabilmente sì, dicono al quartier generale dem, anche perché i candidati sono tanti e non si sa quanto la Lega riesca a trainare in campo pistoiese dentro il centrodestra di Tomasi.

Situazione da tripla (1X2) del Totocalcio a Carrara dove un vero e proprio guazzabuglio si presenta. Il Movimento 5 Stelle che ha espresso cinque anni fa il sindaco non è più in prima fila, le alleanze carrarine si sono diversamente amalgamate con l’incognita centrista della coppia politica Cosimo Maria Ferri-Angelo Zubbani, già sindaco e protagonista della politica apuana. Il ballottaggio è dato per sicuro tra la candidata del centrosinistra Simona Arrighi e quello del centrodestra Simone Caffaz. 

La partita di Lucca presenta altri interrogativi e incertezze nei pronostici. Cinque anni fa Alessandro Tambellini vinse per alcune centinaia di voti. E ora? Il centrodestra ha il suo candidato (Mario Pardini), la destra ne ha un altro (Fabio Barsanti) mentre il centrosinistra mette in campo Francesco Raspini. Possibile il ballottaggio tra Raspini (primo) e Pardini (secondo). 

Da verificare il peso poi dei partiti in tutte le sfide. Il Pd nell’ultima tornata elettorale (le Regionali del 2020) ha vinto ed è stato il partito più votato; confida di portare a casa realisticamente un «buon risultato che dà forza a questa tendenza». Quindi? In Toscana Lucca e due ballottaggi? Può darsi. Attesa per il voto anche da Fratelli d’Italia. La leader Giorgia Meloni in chiusura di campagna elettorale a Lucca ha raccolto duemila persone in una domenica pomeriggio estiva. «C’è entusiasmo intorno a noi, siamo in attesa di verificare quanto si traduce in voti» dice FdI da Roma.