Coltano. Stop base militare nel parco storico, già tutti d’accordo per il piano B

Non si farà il maxi insediamento a Coltano (Pisa). Le tre nuove ipotesi. Giallo sulle carte arrivate un anno fa a Firenze

Il Centro radar di Coltano è stato attivo fino al 2008

Il Centro radar di Coltano è stato attivo fino al 2008

Firenze, 14 aprile 2022 - Salvare Coltano, per salvare il parco e non creare un precedente. E’ già partita l’operazione "trasloco" della base militare mai nata. Politica alleata trasversalmente, le associazioni ambientaliste schierate compatte, la mobilitazione sul web che fa la sua bella pressione con una valanga di firme (trentamila), il sindaco di Pisa Michele Conti in prima fila anche perché tra un anno si vota lungo l’Arno con vista Torre.

E poi ancora l’Arma dei carabinieri pronta subito a recepire le istanze del territorio, il ministero della Difesa che fa capire che la base se si fa altrove è meglio se non c’è condivisione. E ancora il presidente della Toscana Eugenio Giani che si porta avanti e indica un altro luogo, Ospedaletto, ma altri, almeno due, potenziamente più idonei dell’area all’interno del parco di San Rossore-Migliarino-Massacciuccoli, bene verde demaniale, sede storica della residenza presidenziale, simbolo della Toscana ecocompatibile.

In un copione del genere, salito subito alla ribalta nazionale, non poteva mancare il giallo: le carte del progetto erano state depositate dall’Ente parco già un anno fa alla Regione, esprimendo parere assolutamente negativo su un insediamento che stravolgeva l’area rurale del parco e che non rispettava assolutamente le normative di garanzia. Ci va giù duro il gruppo regionale di Fratelli d’Italia: "Costituirebbe un gravissimo precedente, se fosse vero che il presidente Giani è a conoscenza da un anno del progetto. Il governatore della Toscana avrebbe mentito visto che si era riservato di approfondire la questione prima di dare una valutazione sull’iniziativa del Ministero della Difesa. E purtroppo, abbiamo la certezza che il 9 aprile 2021 la Regione sia stata informata dell’intenzione del Ministero di realizzare la sede del Gruppo Intervento Speciale del 1° Reggimento paracadutisti Tuscania e del Centro cinofili a Coltano", dice Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Secca la replica del governatore Giani: "Non ne avevo notizia assolutamente, non conoscevo il progetto prima dell’altro giorno". E poi il contrattacco: "Stiamo lavorando tutti insieme per trovare una soluzione - sottolinea Giani - istituzioni, Arma, amministrazioni, partiti. Non mi piace l’atteggiamento di Fratelli d’Italia che vuol criminalizzare il progetto dell’Arma. Verso i carabinieri dobbiamo manifestare il massimo rispetto".

Intanto si lavora alacremente al piano B: sul tavolo ci sono tre soluzioni per realizzare la base militare del Gis. Ospedaletto e altre due ai margini del parco nazionale. La soluzione gira intorno a queste tre ipotesi. Ospedaletto avrebbe un ostacolo semplice e forte: bisognerebbe espropriare i terreni mentre le altre due zone sono in aree demaniali.

Il 4 maggio riunione a Firenze: Arma, Regione Toscana e Comune di Pisa. Il generale di divisione Pierangelo Iannotti, il presidente toscano Eugenio Giani e il sindaco Michele Conti. Ieri l’incontro ’preliminare’ tra Comune e Carabinieri è "andato bene". Il piano B prende forma.