
Stravaganze in sol minore
Firenze, 29 novembre 2024 - Immagini e parole. Sono la luce che filtra, illuminando con i suoi raggi ogni creazione artistica: come quelle del maestro Toti Scialoja, che chiude in bellezza la rassegna Komorebi 2024 curata da Stazione Utopia nell'ambito dell'Autunno Fiorentino. I suoi "haiku" - brevi poesie contenute nella raccolta "Le mele di Amleto" - mescolano musicalmente poesia e filastrocca, evocando le immagini irreali e iperreali delle coreografie di Francesca Lattuada, artista eclettica e poliedrica che firma regia e coreografia di "Stravaganze in sol minore", in programma domani sera al PARC.
Lo spettacolo, coprodotto da Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto e Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara, unisce la visionarietà dello stile della regista con l'universo immaginario di esseri zoomorfi e antropomorfi dipinti dalla pittrice Natali Fortier - ideatrice delle maschere per l'occasione - e gli accostamenti di parole musicali e imprevedibili del poeta romano. Il risultato è una pedagogia dell'immaginazione che si appoggia sulle interpretazioni notevoli di una coppia di giovani artisti, la danzatrice di Aterballetto Vittoria Franchina e l'attore Rocco Ancarola, accompagnati dalle melodie di The Klezmorin, Gustav Mahler, Dean Martin e Clara Rockmore.
"Le brevi poesie di Toti Scialoja sono il cuore pulsante della rappresentazione - ha affermato Francesca Lattuada - Anelli infiniti e vibranti che agiscono come un sasso scagliato sull'acqua, ispirando immagini, musiche e parole che trovano magicamente sintesi nella fusione mirabile tra realtà e sogno, ordinario e inedito, straordinario e spaventoso". Come una luce che filtra tra le foglie degli alberi squarciando il misterioso velo di Maya della quotidianità: Komorebi, per l'appunto.