
Ron (68 anni), protagonista indiscusso della nostra canzone d’autore
Firenze, 11 giugno 2022 - «Ben vengano manifestazioni come Arcobaleno d’Estate . Ce ne fossero di pìù in Italia: è un bellissimo esempio anche etico di amore verso la cultura e la libertà di esprimerla, cosa che oggi non è proprio scontata. Perchè siamo in un Paese dove tutto pare che debba passare dal filtro della televisione. E invece non è così".
Ron, cantautore amatissimo e non solo in Italia, è sulla soglia dei festeggiamenti per i suoi primi cinquant’anni di una carriera iniziata quando era uno scalino sopra dall’essere un bambino.
Ci sarà anche lui, ospite d’onore, alla presentazione del fantastico Arcobaleno d’Estate arrivato alla decima edizione: una grande festa per tutta la regione dal 17 al 21 giugno che comprende luoghi e personaggi che per la cultura, in Toscana, hanno un vero significato.
Un momento e atteso che segna di fatto l’inizio della stagione turistica. Kermesse popolare promossa dalla Regione Toscana con Qn-La Nazione, il supporto di Vetrina Toscana, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana e la partecipazione delle categorie economiche. Il dettaglio gli eventi in programma in tutta la regione sarà spiegato durante la conferenza stampa di lunedì 13 giugno, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Con Ron, il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al turismo Leonardo Marras, la direttrice de La Nazione Agnese Pini, il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi e il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo. E qui Ron, nel suo ruolo di ospite speciale dell’incontro, si esibirà eccezionalmente al pianoforte.
Ron, una vita di belle canzoni e la ripartenza con un festa popolare come Arcobaleno: che effetto fa?
"Stupendo perchè importante. Perchè riporta la gente a guardarsi negli occhi, a stare vicina, a confrontarsi anche nei gusti e nei momenti di musica per fare scorta di energia positiva e speranza, cose che sono mancate fin troppo. Il Covid ci ha massacrati tutti e in tutti i sensi ed è bella questa infusione di coraggio, perchè la gente nonostante quello che può sembrare, è spesso delusa e giù di morale".
Non è passato il periodaccio?
"Si è passato per fortuna, il mondo ricomincia a vivere, ma è rimasto quel qualcosa di impalpabile che è dentro di noi".
Sono risorte le tournée.
"E questo è un bene: io adoro stare in tour, fare concerti, incontrare il mio pubblico, vederlo, sentirne la vicinanza, ascoltare il suo cuore, e incontrare i loro sguardi. Starei fino a novant’anni a cantare le mie canzoni davanti al pubblico, ovunque. Ma a volte non è facile".
Ron, lei riparte dall’anfiteatro di Fiesole il 18 giugno con Non abbiam bisogno di parole live tour .
"Il tour è articolato in tre momenti: a Fiesole sarò accompagnato dalla Ensemble Symphony Orchestra diretta dal maestro Giacomo Loprieno, insieme a Giuseppe Tassoni al pianoforte. A questo appuntamento si alterneranno altre date in giro per l’Italia in Trio Acustico con Roberto Di Virgilio alle chitarre e Giuseppe Tassoni al pianoforte e tastiere. E in altre ho deciso di raccontare alle persone la mia lunga carriera, in una sorta di talk -mix tra musica e parole".
Quale, tra le sue canzoni, è la preferita?
"Lo dico anche se in genere non rispondo a questa domanda perchè ognuna ha il suo significato: ma Una città per cantare , cioè The road , che non ho scritto io ma Jackson Browne, è la mia. Con Lucio Dalla l’abbiamo tradotta e lì ci abbiamo trovato il mondo di noi artisti. Perchè racconta l’andare a cantare e a suonare davanti alla gente, e quanto mettiamo in conto il rischio dei fischi che sentiremo. O se il pubblico sceglierà un altro luogo per andare a cantare. Quel momento cioè quando il tempo si stende davanti a te e il tuo tempo sta per finire".
L’ingresso al concerto è gratuito, prenotazione obbligatoria su https://www.ticketone.it/event/ron-con-ensemble-symphony-orchestra-teatro-romano-fiesole-15318393/?affiliate=PI3i.