Maggio Musicale, 85esimo Festival: la presentazione

Firenze, via alla nuova stagione. La conferenza stampa con il commissario straordinario Onofrio Cutaia

Il Teatro del Maggio

Il Teatro del Maggio

Firenze, 5 aprile 2023 – Via all’85esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Alla presentazione partecipa il commissario straordinario Onofrio Cutaia, che ha preso possesso delle sue funzioni nelle scorse settimane. E’ un punto di snodo importante per il Maggio, una sorta di ripartenza con tutte le novità di un Festival molto atteso. 

"Tocco con mano – dice il commissario Cutaia in conferenza stampa – quanto questa istituzione culturale sia sentita dalla città di Firenze. Avrei tanto preferito venir qui come sovrintendente, ma è andata in maniera diversa. Le condizioni di questo teatro sono difficili e dunque il pensiero del nostro ministro della Cultura condiviso con il sindaco ha portato a questa decisione”.

C’è la necessità, dice Cutaia, “di ripensare questa macchina che produce cultura nell’ambito della più piena sostenibilità”.

Il teatro “deve andare fuori da sé stesso, deve andare verso la città. Non voglio creare slogan ma vi posso dire la prima cosa pratica che abbiamo fatto il giorno in cui sono arrivato riguardo all’accesso di questo luogo. Il futuro di questo teatro deve essere la sostenibilità anche per chi fruisce di questo teatro. Ci sono delle ipotesi in cui si arriva al dimezzamento del costo del biglietto. E’ un dovere dare possibilità vera a tutti di poter avere un accesso un po’ più semplice a questo luogo”.

A titolo di esempio, il biglietto massimo che era intorno ai 180 / 190 euro sarà di 110 euro.

"Stiamo cercando di lavorare – dice Cutaia – per tamponare le ferite che provocano un’emorragia. Posso dire che l’emorragia si sta fermando”. L’attenzione “sarà molto forte – spiega il commissario - anche rispetto a cosa significa questo luogo della città. Non è solo luogo di cultura, ma anche un posto con spazi importanti che possono essere messi a disposizione anche dell’imprenditoria. Per noi sarà importantissimo utilizzare questo luogo anche in questo modo. Non c’entra nulla questo con la qualità del progetto culturale, non è uno sminuire il teatro ma credo sia un’iniezione di nuove economie per un teatro che ne ha molto bisogno”. 

Cutaia parla di un “lavoro di squadra dove tutti danno il meglio che hanno. L’eccellenza qui è certamente anche quella della nostra orchestra, è un bene prezioso”. Senza un importante lavoro che la struttura commissariale sta mettendo in atto “il 2023 sarebbe un anno molto difficile. Sono certo che la città, la Regione e le altre istituzioni culturali ci saranno vicine.