L’amore di Manzotti per la musica: sabato 1° aprile un concerto nel suo nome

L’appuntamento che gli ’Amici della musica’ di Firenze dedicheranno all’ex giornalista de La Nazione

Michele Manzotti (Foto di Giulia Nuti)

Michele Manzotti (Foto di Giulia Nuti)

Firenze, 28 marzo 2023 – Amare la musica, tutta, senza snobismi o superficialità, spaziando tra i vari generi con competenza e passione, senza ’paura’ di avventurarsi nelle nuove tendenze o nelle chicche più rare. Ma soprattutto, sempre con il sorriso. Michele Manzotti, splendido collega della ’Nazione’ è scomparso nell’aprile scorso a soli 62 anni. A Manzotti, alla sua cultura musicale e al suo sorriso garbato (che sapeva essere a volte affettuoso e talvolta sarcastico) l’associazione degli Amici della Musica di Firenze ha deciso di dedicare il concerto di sabato primo aprile (ore 16) alla Pergola. Un omaggio significativo visto quanto Manzotti fosse un estimatore dell’associazione. In più, non un omaggio di maniera perché la scelta del programma è ricaduta sulle musiche di Brahms e Mahler, che Manzotti amava molto. Protagonisti del concerto Sara Mingardo contralto, Grazia Raimondi e Federico Parravicini violini, Silvio Di Rocco viola, Luigi Piovano violoncello e Olaf John Laneri pianoforte. In programma: Brahms: 2 Gesänge, op. 91 / Mahler: Quartettsatz in la minore / Mahler: 3 Rückert-Lieder / Brahms: Quartetto con pianoforte n. 3 in do minore, op. 60. "Gli Amici della Musica di Firenze - dice il direttore artistico Andrea Lucchesini - desiderano portare un contributo alla memoria collettiva ricordando coloro che, partecipando attivamente alla vita culturale della comunità, l’hanno vivificata e arricchita negli anni con l’impegno profuso nell’esercitare l’arte musicale, l’insegnamento, la saggistica, la divulgazione. Il contributo degli Amici si concretizza nella dedica di un concerto, scelto in base alle caratteristiche del personaggio che vogliamo ricordare insieme (quest’anno abbiamo reso omaggio a Antonino Riccardo Luciani, Michele Manzotti e Fiamma Nicolodi). È nostra intenzione portare avanti anche nelle prossime stagioni questa iniziativa, nella convinzione che la trasmissione della memoria sia non solo un atto doveroso, ma anche e soprattutto un modo per non disperdere un patrimonio prezioso per tutti noi".

Giornalista di razza, Manzotti era un innamorato della musica e della sua dimensione internazionale. Un amore a 360 gradi, non solo per quella classica. Aveva conosciuto tutti i più grandi artisti del blues e del rock, da B.B.King a Ian Anderson (tanto per citare solo due dei personaggi con i quali conversava telefonicamente in perfetto inglese), ma aveva pure scoperto giovani talenti italiani. Non di meno si intendeva anche di musica ’leggera’. Quando avevi bisogno di un’informazione su qualsiasi genere musicale, Michele c’era sempre con i suoi giudizi rispettosi dell’artista e quel sorriso a volte sarcastico, talvolta affettuoso. Ma sempre onesto.