GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

Intercity Dublin, una finestra sul teatro irlandese

La 36esima edizione del festival della drammaturgia internazionale propone alla Limonaia di Sesto Fiorentino un mese di spettacoli dedicati alle compagnie emergenti del teatro irlandese.

Andrea Macaluso
Andrea Macaluso

Firenze, 8 settembre 2023 - Ireland's Call. Arrivano dalle quattro fiere province dell'Irlanda i migliori talenti e le compagnie emergenti del teatro irlandese, protagonista della 36esima edizione dell'Intercity Festival, la rassegna dedicata alla nuova drammaturgia internazionale che quest'anno si sposta idealmente da Londra a Dublino. Il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino accende le luci del palcoscenico per un mese - dal 15 settembre al 15 ottobre - ospitando spettacoli, talk, mostre e workshop in compagnia degli autori più significativi del panorama locale, selezionati in collaborazione con l'Irish Theatre Institute e il dipartimento Culture Ireland

L'inizio del percorso è bagnato da due grandi produzioni in prima assoluta in lingua italiana: in apertura - 15, 16, 17 settembre -  il capolavoro di Mark O' Rowe "The Approach", tradotto da Anna Rusconi, viene portato in scena da Andrea Macaluso con Alessandra Bedino, Teresa Fallai e Giulia Weber, che interpretano tre donne cresciute insieme e abituate ad incontrarsi occasionalmente per una chiacchierata, tra segreti, bugie ed evasioni; a seguire - 22, 23, 24 settembre - il controverso testo di Mark O' Halloran "Conversations after sex", tradotto da Lorenzo Borgotallo e prodotto dal Teatro delle Donne, è affidato alla regia del greco Dimitri Milopulos, che guida i suoi attori Barbara Esposito, Gabriele Giaffreda e Anastasia Ciullini in un mondo di incontri sessuali anonimi e conversazioni cupamente comiche ed inquietanti.

Il programma prosegue con due mise en espace in prima assoluta nazionale, il dramedy a cura di Teatro Solare "Nascondigli (Lie Low)" di Ciara Elizabeth Smyth (30 settembre), che esplora il cervello umano attraverso la sessualità, e "Accadde su un ponte (Once Upon a Bridge)" di Sonya Kelly (1 ottobre), tradotta da Maria Scorza per la regia di Sebastiano Spada, che dirige la compagnia I Nuovi lungo una storia ispirata a fatti reali per riflettere su amore ed odio, fragilità e successo, caso e destino. Tra gli appuntamenti più attesi, lo spettacolo della celebre Fishamble: The new play company, che il 7 e l'8 ottobre porterà sul palco in prima nazionale - in inglese, con sottotitoli in italiano - la parodia su potere e privilegi "Silent", di e con Pat Kinevane, per la direzione di Jim Culleton.

Tante le iniziative rivolte a giovani e giovanissimi, come la conferma dell'Intercity Young - per bambini dai 6 ai 10 anni - con il progetto "Irlanda in Fabula" di Enrica Pecchioli (17,23 settembre; 1 ottobre), e la 26esima edizione dell'Intercity Connections, in collaborazione con il National Theatre di Londra e i tre istituti sestesi, che propongono nella prima metà di ottobre le nuove repliche delle produzioni di IC Connections 2023 - "Extremism" di Anders Lustgarten; "After Juliet" di Sharman McDonald; "Tre di Harriet Braun - e il workshop a cura di Peter Hussey e della sua compagnia Crooked House sul testo di di Nancy Harris, "Journey to X". La chiusura del festival torna idealmente a Montreal, con tre repliche - 13, 14 e 15 ottobre - del fortunatissimo "Tom a la Ferme - Tom alla Fattoria" di Michel Marc Bouchard, per la traduzione di Francesca Moccagatta e il ritorno di Dimitri Milopulos: nel cast, Olmo De Martino, Gabriele Giaffreda, Giulia Weber e Sonia Remorini interpretano una storia di violenza, silenzi e repressioni sessuali tra due fratelli.