2 aprile 1968, il giorno in cui uscì al cinema ‘2001: Odissea nello spazio’

Ecco la leggenda che ruota attorno al film cult di Stanley Kubrick che coniuga fantascienza, realismo e immaginario visuale

2001: Odissea nello spazio, una scena del film

2001: Odissea nello spazio, una scena del film

Firenze, 2 aprile 2023 - Washington, 2 aprile 1968: dopo tre mesi di isolamento totale nella sua casa-laboratorio di Abbots Mead, in aperta campagna non lontano da Londra, Stanley Kubrick presentò al pubblico e alla critica il suo lavoro più ambizioso, "2001: Odissea nello spazio" dal soggetto del guru della fantascienza Arthur C. Clarke. Un film rivoluzionario Fu un progetto rivoluzionario e un film che è entrato di prepotenza nella storia del cinema: oggi si può anche leggerlo come un'icona di quell'utopia esistenziale che innervò la stagione dei grandi cambiamenti e dei fermenti che, dall'America all'Europa, segnarono il fatidico anno 1968. Fin dalla concezione, il film di Kubrick fu una novità assoluta: alla ricerca di un soggetto di fantascienza per continuare il suo viaggio artistico nei generi più popolari dell'immaginario visivo, il regista contattò Arthur C. Clarke e i due condivisero a tal punto l'idea di partenza da far correre in parallelo il romanzo e la sceneggiatura. Kubrick si fece assistere dalla Nasa e da un pool di scienziati per mostrare un futuro tanto lontano quanto possibile in cui l'incontro-scontro tra l'uomo e l'intelligenza artificiale (il computer Hal 9000) avesse valenza di riflessione etica e teoretica. Dall’alba della storia al futuro dell’umanità Ancora oggi molti scienziati sostengono che se i programmi nello spazio di Usa e Urss avessero mantenuto il ritmo previsto da Kubrick, buona parte delle ipotesi rese realistiche nel film si sarebbero effettivamente realizzate nello stesso tempo. Con un salto temporale che ancora oggi lascia senza fiato, l'inizio di "2001: Odissea nello spazio" trasporta l'uomo dall'alba della preistoria al futuro usando una metafora di offesa e conquista (l'osso scagliato verso il cielo) come simbolo di una violenza ancestrale che si trasforma in astronave e quindi in uno sguardo verso la possibile evoluzione della razza umana. Per questo il racconto è diviso in quattro parti. Nella prima, all'alba della storia, una tribù di ominidi tocca la conoscenza grazie al contatto con un misterioso monolite nero venuto dallo spazio. Nella seconda, ambientata sulla Luna nel 1999, viene rinvenuto un analogo monolite che farà da porta verso il futuro per gli astronauti di Discovery One. La terza parte, ambientata 18 mesi dopo, vede la squadra spaziale guidata dal comandante Bowman e dal computer Hal 9000 in viaggio verso Giove sulle tracce del segnale radio emesso dal misterioso monolite. Nell'epilogo Bowman, rimasto ormai solo a bordo dell'astronave in vista di Giove, incontra di nuovo il monolite che fluttua nello spazio profondo e, grazie a questo, viene trascinato oltre il tempo fino a una misteriosa camera da letto dove si vede vecchio e morente per poi tornare neonato, feto cosmico evoluto da essere umano in una forma superiore. Le interpretazioni e le leggende Nonostante le mille interpretazioni date al cuore filosofico del film, "2001: Odissea nello spazio" rimane prima di tutto un'esperienza visiva e auditiva (e per questo emozionale) che non invecchia come si capisce bene dai mille ritorni della pellicola (rinata a nuova vita anche grazie alle tecnologie digitali) e dal suo sempreverde successo. Costato 12 milioni di dollari di 50 anni fa, il film ha più che centuplicato i suoi incassi attraverso le generazioni e continua ad affascinare e sedurre gli spettatori, generando anche molte leggende. La più celebre è quella per la quale, entrato in rapporto con la Nasa, Kubrick avrebbe poi barattato l'uso di alcune tecnologie futuribili (lenti e cineprese di avanzata concezione) in cambio di una ripresa in studio dell'allunaggio del 1969: garanzia per la Nasa ove qualcosa fosse andato male durante la documentazione di quello storico successo nella corsa spaziale. Leggenda e verosimiglianza di questa storia sono state oggetto di un celebre mockumentary "Operazione Luna" di William Karel (2002) ed echi si rintracciano nel film "Capricorn One" di Peter Hyams. Il film di Kubrick incise nell'immaginario collettivo, dando vita a un'infinita serie di citazioni, rimandi, rievocazioni che vanno dal fumetto al cinema, dalla tv alla musica.
Nasce oggi Emile Zola nato il 2 aprile del 1840 a Parigi. Celebre scrittore francese, di padre italiano, fu caposcuola del naturalismo di cui fissò i principi nel saggio ‘Il romanzo sperimentale’. Ha scritto: “Quando non si è i più forti, bisogna bene essere i più giudiziosi”. Maurizio Costanzo