Zaniolo in fuga dai fantasmi di Roma, ma la sua Spezia non è un buen retiro

Il calciatore è scomparso: chiuso in casa a due passi dal mare o forse nell’appartamento di Portovenere. In Liguria in pochi hanno dimenticato i veleni seguiti alla partita giocata al Picco quasi un anno fa

Nicolò Zaniolo, 23 anni, è stato messo fuori rosa dalla Roma

Nicolò Zaniolo, 23 anni, è stato messo fuori rosa dalla Roma

La Spezia, 1 febbraio 2023 -  Nicolò Zaniolo dopo l’inseguimento di domenica notte fin sotto casa a Roma da parte di una quindicina ultras giallorossi, seguito da insulti e minacce di morte, è tornato a La Spezia, nella città dov’è cresciuto, per ritrovare un po’ di tranquillità. Ne aveva bisogno, visto che le ultime ore sono state per lui molto movimentate e non solo per colpa delle vicende sportive. Ieri avrebbe dovuto presentarsi a Trigoria per l’allenamento, manon lo ha fatto.

E’ ancora in famiglia, anche se nessuno lo ha visto. Non si sa neppure se si trovi nella casa del padre Igor, a due passi dal lungomare, dove vive anche la sorella Benedetta e dove Nicolò ha ancora una stanza tutta sua, oppure nell’appartamento di Porto Venere con vista sull’isola Palmaria acquistato un anno e mezzo fa con la madre. Zaniolo alla Spezia ha ancora tanti amici, quelli dei tempi della scuola e di quando giocava nel Canaletto, la società dilettantistica che lo aveva ceduto alla Fiorentina. Sembrerà strano, ma non ha mai vestito la maglia dello Spezia, perché anche quando la sua strada si divise da quella viola, approdò alla Virtus Entella e con quella maglia giocò da avversario contro le Aquile in serie B, prima che il presidente Antonio Gozzi lo cedesse all’Inter e il successivo passaggio alla Roma. Sicuramente in questi giorni si è sentito con i vecchi amici, uno di loro fino a poco tempo fa aveva un bar in centro città, come mamma Francesca che ha ceduto in gestione il suo locale in viale Italia nei pressi del terminal crociere. Nessuno vuole parlare, perché il momento è delicato e Nicolò è ai ferri corti con la Roma. Ma qualcuno molto vicino a lui racconta che nella nottata di lunedì il calciatore classe ‘99 avrebbe dato l’ok al passaggio in extremis agli inglesi del Bournemouth. Ma a dire no, questa volta, è stato proprio il club della Premier.

Non una scelta tecnica, ma economica: il Bournemouth aveva appena acquistato Traoré dal Sassuolo per 30 milioni di euro e non se l’è sentita di effettuare un altro investimento. Quindi si profila un finale di stagione da separato in casa con la Roma. Nella giornata di ieri, ultimo giorno di mercato, c’è perfino chi ha sognato che Zaniolo potesse vestire la maglia dello Spezia piuttosto che restare senza giocare. Ma era soltanto pura utopia.

A dirla tutta, non è che i rapporti tra Nicolò Zaniolo e la tifoseria spezzina siano idilliaci. C’entra parecchio la vittoria della Roma sullo Spezia del 27 febbraio dello scorso anno, con un rigore realizzato al 9’ di recupero per un fallo subìto proprio da Zaniolo. Nicolò aveva anche riportato una piccola frattura al naso per il calcio, del tutto involontario, ricevuto da Maggiore. Abraham trasformò il rigore e la Roma vinse in extremis. Il giorno dopo nei bagni del liceo Mazzini, la scuola frequentata dalla sorella Benedetta, erano comparse frasi offensive e minacciose nei confronti di Zaniolo scritte sui muri, sul calorifero e sulla maniglia della porta. Quella meno cattiva era "Piccolo uomo".

La stessa sorella aveva denunciato tutto con una storia su Instagram: "Mi sa che i piccoli uomini siete voi! Curatevi dall’odio e dall’invidia", la risposta alle frasi scritte contro il fratello. La dirigente scolastica aveva fatto subito ripulire i bagni. Quest’anno Nicolò non era neppure presente alla partita Spezia-Roma del 22 gennaio, perché aveva chiesto all’allenatore Josè Mourinho di non essere convocato per la trasferta. Era solo l’inizio della bufera.