West Nile in Toscana, scatta la prevenzione: ecco chi sono i soggetti a rischio

Anziana di Ponte Buggianese da dieci giorni nel reparto di Malattie Infettive. L'Asl di Pistoia consiglia gli anziani e gli immunodepressi a prendere le contromisure come zanzariere e spray. Si pensa a interventi di disinfestazione

West Nile (Foto Ansa)

West Nile (Foto Ansa)

Pistoia, 15 agosto 2022 - All’ospedale San Jacopo di Pistoia il primo caso in Toscana di West Nile: il virus trasmesso dalle zanzare. A contrarlo un’ottantenne di Ponte Buggianese che è stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive diretto da Pierluigi Blanc, responsabile della Struttura complessa malattie infettive 2 di Pistoia e Prato. L’anziana è arrivata al nosocomio cittadino una decina di giorni fa con un quadro di meningoencefalite a liquor limpido di sospetta natura virale. Un’ipotesi confermata dagli accertamenti che hanno documentato appunto la presenza dell’infezione facendo scattare immediatamente le misure epidemiologiche previste dall’Istituto superiore di sanità.

"La paziente non ha viaggiato e non è uscita dai confini regionali per cui il caso deve ritenersi autoctono – ha spiegato a La Nazione il dottor Blanc –. Ha superato la fase acuta e le sue condizioni appaiono in miglioramento. Una previsione sulle possibili sequele richiede però un follow-up clinico che dovrà prolungarsi nelle prossime settimane. Generalmente il virus ha un decorso semplice nei soggetti sani che spesso risultano asintomatici. Le conseguenze possono essere invece più gravi, sino a forme neuroinvasive, in pazienti fragili o con difese immunitarie basse. Il 2 agosto avevamo ricevuto una circolare dal Ministero in cui si confermava la presenza del virus in Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. La Toscana non era tra le zone a rischio".

Intanto ieri il Dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro ha ribadito che al momento non ci sono i presupposti per un’allerta tra la popolazione perché si tratta di un episodio "sporadico e isolato, seguito con tutte le attenzioni necessarie". Già attivata la sorveglianza sanitaria integrata ossia veterinaria e umana. "Sul fronte prevenzione – ha specificato la nota dell’Asl – gli abitanti della zona, soprattutto anziani e immunocompromessi, sono invitati ad adottare tutte le misure utili per non farsi pungere dalle zanzare: repellenti, zanzariere, spray a base di piretro o altri insetticidi per uso domestico". Nel frattempo l’Asl e il Comune di Ponte Buggianese stanno valutando interventi di bonifica ambientale e disinfestazione: la provincia di Pistoia è considerata, unica in Toscana, a rischio minimo di trasmissione e "le linee guida nazionali escludono interventi straordinari in presenza di un solo contagio".

Il primo caso di ’Febbre del Nilo’, si verificò in Valdinievole nel 1998. Solo che allora a essere colpiti furono i cavalli. Verso la fine dell’estate ci furono strane morti di alcuni puledri negli allevamenti intorno al Padule di Fucecchio. I veterinari non riuscivano a capire quale fosse la causa. Poi finalmente dalle analisi del Centro per le malattie esotiche di Teramo arrivò il responso: era il West Nile virus. A portarlo da noi quasi certamente degli uccelli migratori in arrivo dal Nord Africa.