PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Alluvione, grazie ai 5mila volontari: “Sono loro il cuore buono e le braccia della Toscana”

A cinque mesi e mezzo dall’alluvione a Campi Bisenzio si celebrano gli eroi della porta accanto. Settecento a rappresentare le associazioni. Le medaglie del capo della protezione civile Curcio

Campi Bisenzio (Firenze), 14 aprile 2024 – Sofia Giovannoni ha 23 anni, da tre è una volontaria della Misericordia di Campi, in provincia di Firenze. E quando racconta dell’esperienza vissuta nei giorni dell’alluvione, in quello che è stato il Comune maggiormente colpito dalla piena, lo fa con l’entusiasmo della sua giovanissima età e il desiderio di continuare a fare un servizio di cui è particolarmente orgogliosa.

E’ lei uno dei ‘simboli’ del mondo del volontariato a cui ieri la Regione ha voluto dire grazie. Un appuntamento annuale, il raduno della Protezione civile, quest’anno reso ancora più particolare dall’emergenza che cinque mesi fa ha sconvolto il territorio di Campi e tanti altri in Toscana. Da qui il grazie della Regione a tutto il volontariato organizzato di Protezione civile che ha partecipato, con la colonna mobile, alle emergenze del 2023, in Toscana ma anche in Emilia Romagna. E se proprio l’Emilia Romagna è stata il ‘battesimo del fuoco’ per Sofia, quella di Campi è stata un’esperienza che resterà per sempre dentro di lei.

Qui, infatti, in quelle che sono le strade e le case del suo Comune, ha toccato con mano "la sofferenza delle persone – ha raccontato – e il fatto di poterle aiutare, di rendermi utile per la ‘mia’ comunità ha permesso di sentirmi realizzata". In Emilia Romagna ha affinato la conoscenza degli strumenti. Ma non avrebbe mai immaginato che "dopo poco tempo la stessa cosa sarebbe successa a casa. Per questo, quella di mettermi al servizio della cittadinanza, insieme alla Misericordia, l’ho sentita come una necessità, sia dal punto di vista pratico che da quello umano. E il coinvolgimento è stato davvero tanto". Ma anche un esempio per alcuni suoi coetanei che, grazie all’esempio ricevuto da Sofia, hanno chiesto di avvicinarsi al gruppo di Protezione civile.

Misericordia, ma anche Pubblica Assistenza, Croce Rossa, Racchetta, Vab e tante altre ancora: sono stati settecento i volontari (sui circa 5.000 impegnati complessivamente durante l’emergenza alluvione) che ieri hanno affollato e ‘colorato’, con le loro divise, il Centro congressi a Spazio Reale, nel Comune di Campi. Insieme a loro i prefetti e i rappresentanti delle Province e della Città metropolitana, oltre a una parte dei 100 sindaci dei Comuni rimasti sott’acqua. E’ stato qui, infatti, che la Regione, con l’assessore Monia Monni e il presidente Eugenio Giani, ha voluto consegnare loro e alle istituzioni un riconoscimento per quanto fatto in quei giorni. Presente anche Fabrizio Curcio, il capo del Dipartimento di protezione civile nazionale, in quello che è stato un momento di condivisione, per discutere e riflettere su ciò che è stato fatto ed essere ancora più efficaci in futuro.

Per parlare di "un sistema solido – ha detto Curcio –, fatto di grande partecipazione e solidarietà, con grandi passi in avanti registrati negli ultimi anni". Ma mosso anche dall’impegno "a far crescere la consapevolezza nei cittadini del rischio di fronte a eventi metereologici estremi non più rari. Sfide su cui misurarsi e che richiedono risposte sempre più efficaci".

Ma ieri c’è stato spazio per due buone notizie. "Si sta concludendo la distribuzione dei 25 milioni della Regione – ha detto Monni – Mentre con il Governo sono state definite le risorse (44 milioni nel 2024 e 12 milioni nel 2025). E anche sul fronte dei lavori di somma urgenza, si sono fatti passi in avanti: trovati gli 88 milioni che ancora mancavano". "Nella storia della nostra regione – ha detto Giani – il volontariato è il capitolo che ci riempie di maggiore orgoglio".