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Vieusseux, due anni di eventi per festeggiare il bicentenario del Gabinetto Letterario

Si parte il 25 gennaio con l’inaugurazione della mostra “Libri e lettori tra Otto e Novecento” alla presenza del ministro Dario Franceschini

Il Gabinetto Vieusseux

Firenze, 6 gennaio 2020 - Compie duecento anni il luogo dove Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni si sono incontrati: il Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux. È nata infatti il 25 gennaio del 1820 , in Palazzo Buondelmonti a Firenze, l’istituzione che ha cambiato il passo della cultura italiana ed europea, formando generazioni di lettori e attirando letterati da tutto il mondo, da Stendhal e Schopenhauer, Heine, Zola, Gide e Dostoevskij.

Per celebrare duecento anni di attività dedicate alla promozione della lettura e, attraverso di essa, del progresso civile è stato ideato un programma di incontri, conferenze e appuntamenti aperti al pubblico e gratuiti, che parte il 25 gennaio con l’inaugurazione della mostra Il Vieusseux dei Vieusseux. Libri e lettori tra Otto e Novecento. 1820 – 1923 a Palazzo Corsini Suarez, a cura di Laura Desideri. Con la partecipazione di Dario Franceschini, ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, e un intervento di Lina Bolzoni.

E proprio il ministro Franceschini ha istituto il Comitato Nazionale G.P. Vieusseux di Firenze che ha il compito di programmare e curare le iniziative. “Il Comitato - ha dichiarato Franceschini – contribuirà a promuovere e valorizzare il patrimonio inestimabile di libri, documenti, manoscritti custoditi dall'istituto fondato da Giovan Pietro Vieusseux”. Il Comitato è presieduto dallo storico Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini-Nuova Antologia.  L'organismo è composto da Cristina Acidini, Sandra Bonsanti, Luciano Canfora, Enzo Cheli, Enrico, Fabio Corvatta, Ernesto Ferrero, Giorgio Ficara, Alba Donati, Livia Frescobaldi, Paolo Galluzzi, padre Bernardo Gianni, Lino Leonardi, Gloria Manghetti, Dacia Maraini, Claudio Marazzini, Giuseppe Matulli, Melania Mazzucco, Giuseppe Morbidelli, Francesco Neri, Massimo Onofri, Giovanni Palumbo, Sandro Rogari, Marino Sinibaldi, Carlo Sisi, Gino Tellini, Giorgio van Stratene Massimo Vincenzini. Nel corso del 2020 si approfondiranno #10Parole del nostro tempo, emblematiche della storia del Gabinetto, si pubblicheranno carteggi inediti come quello straordinario intercorso per 30 anni tra Alessandro Bonsanti e Carlo Emilio Gadda, si discuterà di autori centrali dell’Otto e Novecento, come Friedrich Hölderlin ed Ezra Pound, mentre scrittori e scrittrici tra i quali Antonio Scurati e Claudia Durastanti ci racconteranno i classici contemporanei. Inoltre, su iniziativa di Alba Donati, si realizzerà un Archivio delle scrittrici del nuovo millennio, che metterà a disposizione libri e materiali ceduti dalle maggiori scrittrici italiane contemporanee, come Silvia Avallone, Silvia Ballestra, Melania Mazzucco, Michela Murgia, Valeria Parrella, Elena Stancanelli, Nadia Terranova, Chiara Valerio, Simona Vinci. Gli incontri si terranno tutti a Firenze, nell’arco di due anni, e indagheranno la storia e la vitalità di un’Istituzione che, come accade per i grandi musei internazionali, fa del suo sterminato archivio e delle sue competenze un’occasione di nuove proposte per il presente e per il futuro.

Questo storico e prestigioso centro di ricerca e di studio, diretto da personalità come il suo fondatore, Giovan Pietro Vieusseux, e più avanti da Eugenio Montale, Alessandro Bonsanti, Enzo Siciliano, ha costruito, e continua ad arricchire, un archivio di fondi in cui sono presenti opere autografe, lettere, documenti di autori come Cristina Campo, Pier Paolo Pasolini, Federigo Tozzi, Alberto Savinio, Giuseppe Ungaretti, Giorgio Caproni, Vasco Pratolini. Un materiale che è a disposizione di studiosi, scrittori, insegnanti e che alimenta la conoscenza della letteratura italiana nel mondo. Il centro è oggi presieduto da Alba Donati e diretto da Gloria Manghetti ed è la prima volta nella storia dell’istituto che due donne ricoprono questi ruoli. Il Gabinetto Vieusseux conserva nelle sue sedi principali, Palazzo Strozzi e Palazzo Corsini Suarez, 600mila volumi e 160 fondi archivistici, oltre 750.000 documenti e 2.900 opere d’arte, tra dipinti, disegni, sculture: un patrimonio che si arricchisce costantemente di carte e libri di rara qualità. I due cardini della secolare vita del Gabinetto corrispondono alle personalità e alle iniziative di due storici direttori: per l'Ottocento Giovan Pietro Vieusseux (1820-1863), editore con il piglio dell’impresario e dell'organizzatore culturale; per il Novecento, dove spicca anche la direzione di Eugenio Montale, Alessandro Bonsanti (1941-1980) al quale si deve, tra l’altro, la creazione dell’Archivio  Contemporaneo e il salvataggio di grande parte del patrimonio documentario e della biblioteca durante l'alluvione di Firenze. Negli ultimi tre anni sono stati organizzati più di 1400 incontri, tra cui il ciclo Scrittori raccontano scrittori che ha permesso di far conoscere a un vasto pubblico di studenti ampie parti dell’archivio documentale, attraverso le voci dei principali autori italiani contemporanei da Michele Mari a Michela Murgia. “È una fortuna - dichiara Alba Donati, presidente del Gabinetto Vieusseux - presiedere, proprio nella celebrazione dei 200 anni questa istituzione, perchè è un momento di svolta, storica e antropologica, un momento ricco di idee e al contempo di perdita di certezze millenarie. E noi siamo qui a testimoniare che la cultura, per prima, deve impegnarsi in un lavoro di rielaborazione del passato e di tessitura del futuro. Essere un punto di riferimento per la scuola e i più giovani, coinvolgere scrittrici e scrittori di oggi, sull’oggi, mi pare un modo coerente di proseguire ciò che 200 anni fa fece Giovan Pietro Vieusseux”.

Maurizio Costanzo