Varianti Covid: quali e quante sono fin qui. Dalla Alpha alla Omicron

Le mutazioni del virus SARS-CoV-2 che hanno inciso sulla curva dei contagi in Italia

Roma, 17 gennaio 2022 - Covid e varianti: dalla Alpha alla Omicron 2, quali e quante sono le mutazioni del virus SARS-CoV-2 riconosciute finora? Alcune delle varianti sono passate inosservate, mentre alcune hanno attirato l'attenzione e i conseguenti studi dell'Oms.

Vengono chiamate VOI le così dette varianti di interesse, mentre vengono chiamate varianti VOC quelle di preoccupazione. Proprio delle varianti VOC (dall'inglese, variants of concern) il ministero della Salute, seguendo il monitoraggio degli esperti della comunità scientifica internazionale, ha fornito un elenco che viene costantemente aggiornato

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Caratteristiche, contagiosità, trasmissibilità sono alcune delle informazioni che vengono fornite quando si analizza una mutazione del virus SARS-CoV-2 che, su indicazione sempre dell'Oms, vengono ora identificati con le lettere dell'alfabeto greco e non più attraverso una nomenclatura geografica. Vediamo nel dettaglio quali sono le varianti che hanno impattato di più sulla curva dei contagi in Italia.

Variante Alpha

Variante Beta

Variante Gamma

Variante Delta

Variante Omicron

Variante Alpha

Viene definita variante VOC 202012/01, nota anche come B.1.1.7. L'origine di questa mutazione è stata localizzata nelle regioni del sud-est dell'Inghilterra nel mese di settembre del 2020. In Europa il primo caso di variante Alpha è stato rilevato al 9 novembre 2020. Rispetto a quelle precedenti, la variante Alfa (nota anche come inglese) ha come caratteristica quella di una capacità maggiore di infettare e quindi ha determinato anche un aumento dei casi gravi. Si lega al recettore ACE-2 umano e ha quindi determinato una propagazione del virus più facile e più rapida.

Variante Beta

La variante Beta (nota anche come variante sudafricana e come B.1.351) venne individuata nel mese di ottobre 2020 in Sudafrica. Il primo caso isolato in Europa invece risale al 28 dicembre 2020. Anche per questa mutazione, la caratteristiche peculiare è quella di una elevata trasmissibilità.

Variante Gamma

La variante Gamma o brasiliana (P.1 o B.1.1.28), attraverso gli studi, è stata analizzata e definita come una mutazione dotata di maggiore trasmissibilità e di un rischio potenziale di reinfezione. Questo tipo di variante è stata isolata e sequenziata per la prima volta in Giappone un anno fa, nel gennaio 2021: era presente su quattro persone positive provenienti da un volo decollato in Brasile. Proprio nel paese sudamericano sono state riscontrate ben 17 mutazioni di Gamma. In Italia non ha avuto una circolazione estesa.

Variante Delta

La variante Delta o indiana (nota anche come B.1.617) è stata rilevata per la prima volta nel dicembre 2020 nello stato di di Maharashtra, in India. Questo ceppo si è diffuso rapidamente in tutto il mondo e ha soppiantato la Alpha, rispetto alla quale studi hanno evidenziato un indice di trasmissibilità fino al 60% più alto. Questa variante ha subito a sua volta una serie di mutazioni. Nel corso del 2021, la Delta si è ulteriormente modificata nella in Delta Plus.

Variante Omicron

Come per la Beta, anche la variante Omicron è stata isolata per la prima volta in Sudafrica lo scorso 24 novembre. Dopo la Delta, questa è la variante che ha preoccupato di più l'Oms. Studi hanno evidenziato sulla Omicron numerose mutazioni della proteina Spike. Scientificamente viene nominata B.1.1.529. L'aumento esponenziale dei contagi nel mondo e anche in Italia riscontrato fra la fine del 2022 e l'inizio del 2022 è da attribuire proprio alla variante Omicron.