Un prelievo di cuore da donatore a cuore fermo, il primo in assoluto in Toscana, è stato effettuato ad agosto all’azienda ospedaliero universitaria di Pisa. Il trapianto "è stato un successo", si spiega, e la persona "che ha ricevuto l’organo è buone condizioni cliniche ed è stata dimessa dall’ospedale. Tutti i riceventi sono in buone condizioni e già casa: con il cuore sono stati prelevati e trapiantati anche fegato e reni".
L’operazione è stata possibile "grazie al lavoro dei professionisti della rete trapianto della Toscana e all’integrazione con la rete nazionale: al prelievo ha partecipato l’equipe del Centro trapianti di cuore dell’ospedale di Padova, con il quale da molti anni il Centro trapianti cuore di Siena collabora. Il prelievo si è svolto all’ospedale Cisanello di Pisa quando si è verificata la presenza di un giovane potenziale donatore a cuore fermo che aveva espresso in vita il consenso alla donazione dei propri organi. Regione, Centro regionale trapianti e Aou pisana si sono adoperati per supportare il coordinamento locale trapianti dell’ospedale, le terapie intensive e tutti i professionisti coinvolti nel processo di donazione. In accordo con il Centro nazionale trapianti è stato chiesto il contributo del Centro di Padova, la cui equipe è arrivata a Pisa per effettuare il prelievo.
La donazione a cuore fermo controllata è già usata in Toscana da alcuni anni per reni e fegato. Dal maggio 2023 in Italia è diventato possibile prelevare con questa tecnica anche il cuore: finora una trentina i trapianti cardiaci realizzati grazie ai donatori a cuore fermo.