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Cronaca

Caos traffico, gli artigiani dicono stop: "La regione convochi un tavolo urgente"

E sul pedaggio in Fi-Pi-Li arriva un secco no. “Provvedimento ingiusto e discriminatorio”. E ancora: “I dati mostrano un aumento medio del 5% dei costi dell’autotrasporto, pari a circa 6mila euro in più all'anno per ciascun veicolo”

Polemiche sulla possibile introduzione del pedaggio sulla Fi-Pi-Li per i mezzi pesanti. Assotir e Cna Fita Toscana criticano la proposta per il rischio di impatto sulle imprese locali e sull'economia regionale.

Polemiche sulla possibile introduzione del pedaggio sulla Fi-Pi-Li per i mezzi pesanti. Assotir e Cna Fita Toscana criticano la proposta per il rischio di impatto sulle imprese locali e sull'economia regionale.

Firenze, 24 luglio 2024 – Gli artigiani dicono basta al caos che regna ogni giorno di più sul versante dei trasporti.

"Una situazione che sta impattando sulla vita di ognuno di noi e sulle nostre imprese: il rischio è che, in un contesto economico già complesso, ci siano danni irreparabili al tessuto produttivo toscano, di cui l'autotrasporto è componente indispensabile".

A fronte di una situazione sempre più difficile, l'invito alla Regione Toscana da parte di Confartigianato Trasporti Toscana è quello di "aprire immediatamente un tavolo per la manutenzione e la programmazione dei lavori sulle infrastrutture", trovando un accordo sulle "nuove opere, che non possono più attendere".

"Ci aspettiamo – afferma il presidente fiorentino e regionale Roberto Tegas – una convocazione quanto prima per affrontare tutti i problemi sul tavolo. C’è bisogno di una pianificazione condivisa, che parta da opere concrete e non da proposte spot o del tutto irricevibili come quella di istituire il pedaggio sulla Fi-Pi-Li".

"Decisioni come queste – sostiene Tegas -, unitamente ai costi in rialzo, mettono in serio pericolo la sostenibilità del nostro settore, che rischia il collasso. Per questo motivo, la nostra associazione a livello nazionale sta chiedendo al governo di prestare maggiore attenzione ai problemi del nostro comparto, soprattutto per le piccole imprese che, a causa degli aumenti dei costi legati anche a questioni geopolitiche e a margini di guadagno sempre più ridotti, rischiano di chiudere".

“I dati mostrano un aumento medio del 5% dei costi dell’autotrasporto, pari a circa 6mila euro in più all'anno per ciascun veicolo, escludendo i costi del lavoro dipendente e del carburante. A questa situazione generale si aggiunge la decisione della Regione Toscana di introdurre il pedaggio sulla Fi-Pi-Li solo per i mezzi pesanti. Questa decisione politica è per noi incomprensibile e colpisce ingiustamente la nostra categoria. Oltre a considerare questo provvedimento ingiusto e discriminatorio, lo riteniamo impraticabile e non risolutivo per i problemi dell’infrastruttura. Da anni sosteniamo che la Fi-Pi-Li non può essere un’alternativa gratuita all’autostrada A11. Le due arterie servono territori completamente diversi e non è colpa del settore dei trasporti se lungo la Fi-Pi-Li si sono sviluppati numerosi insediamenti produttivi che necessitano dei trasporti su strada per sopravvivere. Potremmo anche accettare un pedaggio, ma solo dopo un serio programma di miglioramenti: non possiamo pensare che l'autotrasporto finanzi la Fi-Pi-Li", conclude Tegas.