Tittia, lo squalo affamato di Palio

Dietro le quinte del successo del super fantino che ha fatto vincere il Leocorno dominando la sfida

Il Leocorno ha vinto il suo trentesimo Palio di Siena grazie al fantino Tittia

Il Leocorno ha vinto il suo trentesimo Palio di Siena grazie al fantino Tittia

Siena, 19 agosto 2022 - Non si ritiene il nuovo re del Palio moderno, eppure ne ha già scritto la storia vincendo 9 volte. "Sono solo un ragazzo fortunato che fa bene il suo lavoro e cerca di non lasciare niente al caso". Si dipinge così Giovanni Atzeni, 37 anni, il fantino che dopo il quarto successo consecutivo in Piazza del Campo è dominatore assoluto della Festa di Siena e degli altri palii d’Italia. Il figlio che tutti i genitori vorrebbero è infatti capace di trasformarsi in un protagonista da film western quando indossa il giubbetto di Contrada. E stringe gli occhi come fossero fessure perché ha mirato l’obiettivo, anticipava il docu-film ’Palio’ girato qualche anno fa da Cosima Spender dove veniva messa al centro la sua ascesa. Si raccontava di un giovane di talento, capace di insidiare il trono di ’imperatore’ del suo maestro, quel Trecciolino che di Carriere ne ha vinte 13 ed è ancora inarrivabile. Proprio lui lo aveva notato quando corse il palio di Fonni su Sonadora, chiedendogli di lasciare la Sardegna, la minuscola Nurri, per trasferirsi a Siena nella sua scuderia. Era ancora minorenne. Lo aveva accolto come un figlio, è diventato il vero erede in Piazza, sia a cavallo che nella capacità di tessere rapporti.

Uno "squalo affamato di Palio", l’ha definito l’ex fantino di Piazza Bastiano, che ha l’occhio lungo ed ha aiutato tanti giovani ad emergere. A dargli il nome di battaglia in Piazza, Tittia, è stato Fabio Giustarini, ex campione di basket e dirigente della Contrada del Nicchio quando lo fece debuttare nel 2003. Parola che in sardo vuol dire ’fa freddo’. Quello che il giovanissimo fantino provava quando si alzava nel cuore della notte per andare in scuderia e iniziare a sognare. Di vincere il Palio. Tante volte. Soffiando magari il record al vecchio leone della Piazza, Aceto, che nell’albo d’oro ha 14 successi. "Sarà difficile, molto difficile. Però non mi fermo, la testa c’è, avanti tutta", rispondeva a chi lo solleticava dopo la vittoria del Palio nel Leocorno su Violenta da Clodia che ha fatto (anche lei) il record con 1’12’66.

Ma Aceto alla sua età aveva già alzato 11 volte il nerbo e il maestro di Tittia, Trecciolino appunto, 10. Giovanni Atzeni però è una macchina da guerra che in un crescendo di grinta e determinazione può andare molto lontano. Ora che il suo vero ’rivale’ in Piazza, Andrea Mari detto Brio, da lui rispettato e temuto, è scomparso in un incidente stradale a Bolgheri.

" Ha più di trenta coppe che ha vinto, in un paio di anni ha centrato tutte le corse che c’erano da noi", diceva nel 2003 la madre Christine, tedesca. Sardo invece il padre Franco, orgoglioso di quel bambino "che a 6 anni già montava, a 10 veniva dietro a me in campagna. A 12 ha corso il primo palio qui in Sardegna". Non è stato tutto rose e fiori per questo giovane. Come quando, era il 2015 e correva nel Nicchio, il fantino della rivale Veleno II lo prese di peso e lo buttò giù da cavallo. Ci furono polemiche, il caso fece il giro del mondo e finì persino in tribunale. "Ma il suo segreto è non arrendersi mai anche quando le cose vanno male", svela la compagna di vita Ilaria Bisconti. La sua vera mental coach, ammette Tittia, capace di dargli tranquillità "quando si arriva vicino al Palio e sale la tensione". Con lei ha costruito un’azienda alle porte di Siena, dove alleva anche i cavalli. Il buen retiro di un bambino che doveva diventare ragioniere, sa bene l’inglese ma lasciò gli studi per inseguire il sogno della gloria in Piazza. Dove ha abbracciato amici importanti quali Frankie Dettori, il fantino più famoso del mondo che lo salutò dopo la vittoria del 2019 nella Giraffa, ma anche di aprire le porte a chiunque voglia solo salutare Giovanni. Il ragazzo della porta accanto.