ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Ticket pronto soccorso. Lo chiedono i medici per i codici bianchi contro l’affollamento

La misura che lascerebbe fuori gli esenti (la maggioranza dei pazienti) porterebbe nelle casse della Regione circa 40 milioni l’anno e potrebbe funzionare da deterrente per gli accessi impropri

Il direttore della Diagnostica per immagini di Careggi Vittorio Miele stringe la mano al governatore Eugenio Giani; sullo sfondo la direttrice generale di Careggi Daniela Matarrese e il direttore della Medicina interna 4, Alberto Moggi Pignone

Il direttore della Diagnostica per immagini di Careggi Vittorio Miele stringe la mano al governatore Eugenio Giani; sullo sfondo la direttrice generale di Careggi Daniela Matarrese e il direttore della Medicina interna 4, Alberto Moggi Pignone

Firenze, 9 gennaio 2024 – Sono i medici a muovere il primo passo. Per salvare i pronto soccorso dalle ondate di piena chiedono che venga reintrodotto il pagamento del ticket per i codici bianchi e azzurri, ovvero per quelle prestazioni differibili che avrebbero potuto, anzi dovuto, essere trattate in ambulatorio e che invece – impropriamente – per ragioni mai imputabili al paziente ma all’organizzazione del sistema, sono finite in carico al servizio di emergenza urgenza, rallentando l’intera catena già in sovraccarico.

Naturalmente sarebbero esclusi dal pagamento del ticket tutti gli esenti, che sono la stragrande maggioranza dei pazienti del pronto soccorso, prevalentemente anziani. E il ticket avrebbe un tetto di 38 euro, quindi accessibile. ll gruzzolo che entrerebbe nelle casse della Regione ammonta a circa 40 milioni. Una misura per attenuare il sovraffollamento. Che non risolve il problema dell’aumento dell’addizionale Irpef ma certo dà un bel contributo rispetto al taglio di capitoli di spesa difficili da mettere in pratica per poche migliaia di euro, come il risparmio sul parco auto o per il riscaldamento. Mentre si dovrebbe tagliare nell’organizzazione e nella moltiplicazione degli incarichi.

"Parliamo da tempo di reintrodurre il ticket in pronto soccorso per disincentivarne l’utilizzo improprio – spiega il segretario regionale dei medici ospedalieri Anaao, Gerardo Anastasio – Succede che tantissima gente arriva in emergenza urgenza esasperata perché non ha trovato risposte sul territorio alle necessità di salute che assolutamente dobbiamo intercettare prima".

Si torna al punto della medicina di famiglia e della medicina territoriale da riformare. Anche l’Ordine dei medici di Firenze, guidato da Pietro Dattolo, pur obtorto collo, "in quanto siamo per una medicina pubblica il più possibile universalistica", arriva a dire che questa misura non è un’eresia.

Un problema che assilla i pronto soccorso è la lunga attesa dei pazienti sui lettini aspettando un posto letto in reparto. In questi anni sono stati tagliati tantissimi posti letto, dimezzando le degenze nel giro di tre lustri. Con la popolazione sempre più anziana e fragile i ricoverati hanno bisogno di tempo prima di essere dimessi. Tra l’altro succede troppo spesso che a incidere sul ricovero sia la situazione socioeconomica. Loda "l’ospedalino di Cecina", Beppe Grillo che è stato ricoverato. "Anche al pronto soccorso i medici costretti a lavorare con tanta gente e io, 75 anni, ero il più giovane... C’era anche un centenario", racconta.

Il governatore Eugenio Giani ieri ha inaugurato dodici nuovi posti letto ad alta tecnologia (convertibili in posti di terapia intensiva e su intensiva) nel reparto di Medicina interna 4 di Careggi (che sale a 36 posti letto complessivi), diretto dal professor Alberto Moggi Pignone, che serviranno proprio a supportare l’attività di ricovero ordinario in area medica di pazienti arrivati in pronto soccorso. "Careggi con 10,5 milioni di prestazioni sanitarie offerte all’anno è tra gli ospedali maggiori d’Italia e sempre più punto di riferimento per la Toscana – dice Giani – Questi interventi coincidono con l’ avvio delle iniziative per ricordare il centenario dalla data del ricovero del primo paziente a Careggi, che verrà celebrato nel corso del 2024".