MONICA PIERACCINI
Cronaca

Terremoti, il disastro si può evitare grazie alle tecnologie antisismiche

Dal 15 al 18 novembre 2023 torna a Firenze la terza edizione dell’Earth Technology Expo

Edificio danneggiato dal terremoto

Firenze, 11 febbraio 2023 – Non si muore per i terremoti, ma per l'edilizia che, in Italia, è la più scadente d'Europa. Nel nostro Paese il 40% delle abitazioni – che sono in totale circa 31 milioni - è ubicato nelle fasce sismiche italiane a rischio più elevato 1 e 2. Tra 4 e 5 milioni di edifici e strutture pubbliche non risultano a norma antisismica e sono a rischio di lesioni o di crolli parziali o perfino di collasso. Il Sud presenta il carico edilizio più a rischio su aree sismiche: di questo è a sud il 45% del costruito nazionale pre-1971; il 22% invece è al Centro, il resto al Nord.

“Con queste premesse - spiega Erasmo D’Angelis, presidente della Fondazione Earth Water Agenda - è evidente che la nostra edilizia raggiunge l’intensità massima distruttiva non a magnitudo 7.0, ma a valori più bassi, come successo ad Ischia il 21 agosto 2017 con una magnitudo di 3.9, che provocò due morti, 42 feriti e case crollate come burro. Ma se in gran parte dell’Italia la sismicità fortunatamente non è elevata, resta però pur sempre pericolosa se confrontata alla qualità del costruito”. “Il nostro patrimonio edilizio, soprattutto nei centri storici – prosegue D'Angelis – è particolarmente vulnerabile per vetustà e realizzazioni con materiali scadenti, tipologie di costruzione, e stato di manutenzione. Due terzi degli edifici è pre-1980, e in muratura. Servirebbero campagne di diagnostica degli edifici, cantieristica anche leggera con tecnologie non invasive per un programma di adeguamento sismico, a partire dagli edifici a maggior rischio e dagli impianti strategici”.

La tecnologia antisismica – dalle fibre di carbonio agli isolatori sismici e tutta l'innovazione del settore delle costruzioni – può contribuire in maniera determinante a scongiurare disastri come quello accaduto in Turchia. “Nel contesto italiano - dichiara Mauro Grassi, direttore di Earth Technology Expo, che torna alla Fortezza da Basso a Firenze dal 15 al 18 novembre 2023 – non occorre abbattere edificati, ma rigenerare e rafforzare la risposta alla sismicità della nostra penisola, che ogni anno fa registrare tra i 1.700 e i 2.500 sismi superiori a magnitudo 2.5. Le tecniche costruttive e i materiali innovativi sono oggi relegati alla nicchia, ma dovranno diffondersi, perché imprescindibili per evitare o ridurre catastrofi epocali come quelle che abbiamo vissuto. Puntiamo tutto sulla prevenzione”.

I terremoti in Italia

Dal Medioevo in Italia i terremoti hanno abbattuto oltre 4.800 centri abitati; nel solo Novecento, sono stati sette i terremoti di magnitudo uguale o superiore a 6,5 della scala Richter, e dal 2000 abbiamo subìto i più forti terremoti a L’Aquila (2009), in Emilia (2012), nel Centro Italia (2016-17) con il loro carico di devastazioni totali, vittime e danni ingenti. Per i solo otto grandi terremoti degli ultimi 54 anni — dal Belice del 14-15 gennaio del 1968 al Centro Italia dal 24 agosto del 2016 — la spesa pubblica stanziata, in parte già spesa e in parte da spendere, è pari a 125 miliardi di euro.

Il 21 febbraio a Roma la presentazione dell'Earth Technology Expo

Sarà presentata il 21 febbraio, nella sala convegni della Protezione civile, la terza edizione dell’Earth Technology Expo, in programma dal 15 al 18 novembre 2023 a Firenze, che metterà in mostra le capacità dell’Italia nell’utilizzo delle tecnologie per il controllo e la gestione dell’ambiente, insieme alle tecnologie che stanno accompagnando la transizione digitale, energetica ed ecologica del Paese. All'esposizione tecnologica si affiancherà un ampio spazio di confronto tra esperti, istituzioni pubbliche ed imprese, sia utilizzatrici che produttrici, al fine di delineare proposte per sostenere la ricerca e le applicazioni, individuare opportunità di discussione sulle principali criticità oggi emergenti e sulle prospettive di sviluppo.