
I tre numeri da conoscere per l'analisi 'matematica' del Superenalotto. Ma un po' di scaramanzia ci gioca sempre
C’è chi affida tutto al caso e chi, invece, il caso cerca di piegarlo a formule, calcoli, sistemi. Il Superenalotto, da anni, è più di un gioco: è un fenomeno culturale, un rito collettivo che attraversa l’Italia ogni settimana. Tre volte — martedì, giovedì e sabato — milioni di italiani compilano la loro schedina, inseguendo il sogno di un jackpot che, a volte, supera anche i 100 milioni di euro (attualmente è da 20,7 milioni).
Ma cosa spinge davvero le persone a giocare? Dietro ogni sestina, c’è una storia. E non sempre è fatta di pura casualità.
Tra calcoli, cabala e cuore
Per alcuni, il Superenalotto è una questione di probabilità. Online circolano statistiche dettagliate sui numeri “ritardatari” e su quelli più frequentemente estratti. Esistono software, grafici, tabelle aggiornate ad ogni estrazione. C’è chi si arma di penna e calcolatrice, nella speranza che l’analisi matematica riesca laddove la fortuna sembra cieca.
Ma l’Italia è anche (e forse soprattutto) la patria della smorfia, dove ogni numero ha un significato e ogni evento della vita può trasformarsi in una combinazione vincente. Un sogno, una caduta, un fatto qualsiasi: tutto può diventare un segnale. I numeri, per molti, non si scelgono — si ricevono. Come una chiamata dal destino.
Dalla Smorfia ai riti scaramantici
La passione per il gioco affonda le radici nel passato. Dalla Smorfia napoletana, una sorta di dizionario che traduci i sogni in numeri — dove il 90 è la paura, il 48 il morto che parla e il 13 è Sant’Antonio — alla ritualità della “schedina” compilata sempre allo stesso modo, con lo stesso ordine, magari al bar sotto casa. In un Paese che ha fatto dell’interpretazione simbolica quasi un’arte, il gioco del Superenalotto è diventato lo specchio di un desiderio tutto italiano: quello di cambiare vita con un colpo solo.
Speranza, abitudine, superstizione
Per molti, è un appuntamento fisso. “Non si sa mai”, dicono. E magari quei numeri sono sempre gli stessi, giocati da anni, legati a date di nascita, anniversari, o numeri fortunati “di famiglia”. Per altri, il biglietto si gioca solo quando “succede qualcosa”: un sogno ricorrente, un numero visto ovunque, una coincidenza che sembra gridare “giocami”. Il Superenalotto, in fondo, non è solo un gioco. È una narrazione collettiva in cui razionalità e magia convivono. Dove convivono l’analista e il sognatore. Dove, ogni settimana, milioni di italiani mettono in gioco qualcosa di più dei loro numeri: la loro speranza.
Superenalotto, i 5 numeri meno frequenti

I dati relativi al concorso del Supernalotto sono elaborati a partire dal primo concorso ufficiale, ossia quello n.87 del 1997. Il numero che, da allora, è uscito meno volte (sui circa 4500 numeri usciti in totale da allora) è il 50: è uscito ‘solo’ 234 volte (contro le 307 del n.85 che invece è quello uscito in assoluto più di frequente). Però non è da tanto che manca all’estrazione: solo 5 concorsi; in passato è mancato per un periodo alquanto lungo, 93 giocate. Il secondo numero uscito con meno frequenza negli ultimi 28 anni è il 18, estratto solo 235 volte. L’ultima apparizione l’ha fatta 9 giocate fa anche se il ‘record’ di assenza è di 108 concorsi. Segue, sul podio dei numero più ‘rari’ il 36, apparso sul tabellone solo 237 volte: attualmente manca solo dalle ultime 4 giocate, ma ha avuto un ‘record’ di estrazioni in cui non è stato ‘pescato’ di 111. Seguono il numero 60, estratto solo 240 volte in 28 anni e si sta facendo aspettare da 36 giocate, anche se il suo record di assenze è di 100; quindi il 50 con sole 241 estrazioni totali e un ritardo in uscita da 20 concorsi: il suo record di vane attese? 85.
I 5 numeri del Superenalotto più frequenti
Il numero che negli ultimi 28 anni è stato estratto più volte, ossia 307, è l’85: attualmente però manca da 30 estrazioni (il suo massimo ritardo è stato di 81).
Segue in seconda posizione il numero 6 che nella lunga storia del Superenalotto è uscito in 302 occasioni, tra cui l’ultima estrazione. Il suo massimo ritardo è stato di 67 estrazioni mancate. In terza posizione in numero 86, uscito ben 301 volte, oggi in ritardo di sole 6 estrazioni (con un record personale di 73). Tra i numeri estratti con maggiore frequenza ci sono poi il 55 e il 79. In quarta posizione il 55 con 298 estrazioni totali. Manca solo da 2 concorsi. La sua assenza più lunga è durata 80 giocate. Il 79 è in quinta posizione con 298 uscite, tra cui l’ultima. L’attesa più lunga prima che venisse estratto è stata di 70 estrazioni.
Superenalotto, i 10 numeri più ritardatari
Un conto sono i numeri usciti con meno frequenza negli ultimi 28 anni. Un altro sono invece i numeri che sono in maggiore ritardo rispetto alle estrazioni delle ultime settimane. Il più atteso è il numero 84, che non esce da ben 82 estrazioni: il suo record di uscite mancate finora è stato di 99, mentre è uscito in 265 giocate. Segue il numero 89, atteso da 72 uscite. In passato si è fatto attendere fino a 85 estrazioni, ma è apparso tra i numeri vincenti 264 volte. In terza posizione tra i numeri più attesi il numero 12, che manca da 74 estrazioni (245 quelle avvenute in 28 anni). Quindi il numero 65, che manca da 58 giocate. La sua assenza più lunga è stata di 68 concorsi (è uscito 278 volte). In quinta posizione il numero 26, atteso da 54 estrazioni (il suo record personale è di 95; 253 le uscite totali).
Seguono, a ruota, nella top ten dei numeri ritardatari, il numero 29, atteso da 51 estrazioni, il numero 43 (manca da 46 uscite), il numero 16 (45 estrazioni), i numeri 57 e 66, entrambi assenti nelle ultime 44 estrazioni.