Medico denuncia al vescovo la sorella monaca perché 'no vax'

Succede a Vicenza. Lui è volontario all'Ospedale di Padova per le vaccinazioni, lei vive nel monastero di Montegalda

Monache in una foto di repertorio

Monache in una foto di repertorio

Vicenza, 1 settembre 2021 – Lei, Angela Brugnaro, è una delle sei monache cistercensi no vax che vive nel monastero Hanastasis di Montegalda. Lui, invece, Primo Brugnaro, è medico di famiglia, a Tombolo, ora in pensione e volontario all'Ospedale di Padova per le vaccinazioni. Sono fratello e sorella, ma a proposito di vaccini la pensano in modo opposto. A tal punto che Brugnaro ha scritto alla Diocesi di Padova.

“Nonostante l'appello al vaccino del Papa, dei vescovi e del presidente della Repubblica Mattarella – questa la denuncia del medico – avete un covo di no vax che spinge in tal senso, anche con foto ed appelli al limite del ridicolo. E' il monastero di Montegalda, con la madre superiora che vive di quotidiana e sciocca propaganda no vax. Il colmo è che è mia sorella. Ora mi rivolgo al vescovo affinché prenda un provvedimento".

Il dottor Brugnaro spiega anche che le suore del monastero sono sei "tra i 50 e i 70 anni”, e che nessuna si è vaccinata e alla messa di domenica non vengono rispettate le disposizioni di legge, come l'obbligo della mascherina".

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano Il Gazzettino, la Diocesi di Padova, nella figura di Danilo Longato, direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali, ha risposto alla segnalazione del medico, ribadendo che "il vescovo stesso in prima persona, in varie occasioni, si è espresso per questa scelta responsabile nei confronti di se stessi e degli altri (cioè vaccinarsi, ndr) e la Diocesi ha periodicamente informato parroci e realtà religiose afferenti alla Diocesi della necessità di attenersi scrupolosamente alle indicazioni date dal governo, di rispettare norme relative a comportamenti da assumere, distanziamenti, utilizzo di dispositivi di protezione dal contagio".

Il portavoce del vescovo ricorda anche che da parte della Chiesa "il richiamo può essere esclusivamente alla responsabilità personale di ciascuno" e che la Diocesi da parte sua esorta "a comportamenti responsabili e al rispetto delle normative vigenti".

E la 77enne madre superiora no vax? Pare abbia cambiato idea. “Sì, è vero - ha detto - non sono vaccinata, ma a settembre penso che lo farò. Ho voluto aspettare l'estate perché in questa stagione non c'è grande pericolo. Ma se questo morbo ricomincia e fa tante vittime, allora vado».