MATTEO ALFIERI
Cronaca

Stefania Lala trovata morta a Grosseto: caduta dalla terrazza o aggredita?

Prima accompagna i figli a scuola, poi il suo cadavere viene ritrovato da un fattorino vicino a casa. La prima ipotesi è quella del gesto volontario, ma per gli inquirenti qualcosa non torna. Autopsia decisiva

Stefania Lala trovata morta a Grosseto: caduta dalla terrazza o aggredita?

Grosseto, 19 novembre 2022 - In terra, morta di fronte alla sua casa: in un lago di sangue con il cranio attraversato da profonde ferite. La tragica scoperta è avvenuta In un piccolo piazzale nascosto, alla fine di una strada che costeggia l’area interna della stazione ferroviaria di Grosseto. Un gruppo di palazzine popolari nel quartiere di Barbanella. E’ stata trovata così Stefania Lala, 40 anni, da un corriere che doveva consegnare un pacco proprio nel palazzo dove la donna abitava. Lala, di origini milanesi, ormai da anni abitava a Grosseto. La donna lavorava in un supermercato - ieri aveva il suo giorno libero - e si era separata dal marito.

Stefania Lala aveva accompagnato a scuola i due figli di 7 e 10 anni (frequentano le elementari che si trovano poco lontano dall’abitazione) e per chi ha avuto modo di salutarla e scambiare con lei qualche parola qualche ora prima del macabro ritrovamento, sembrava tranquilla e non lasciava trasparire disagi. Una morte che ha avuto fin dall’inizio i contorni del giallo: prima di tutto il corpo (la donna era vestita con una tuta e scarpe da ginnastica) è stato trovato di fronte al doppio ingresso dell’edificio, lontano dal punto in cui si affacciano le finestre della casa di Stefania Lala. Che in tasca non aveva le chiavi dell’abitazione, ma solo un piccolo disegno fatto da uno dei figli. Secondo i rilievi della squadra Mobile che si sta occupando delle indagini, il cadavere è stato trovato a circa quattro metri dal muro del palazzo. Secondo una delle ipotesi al vaglio, la donna potrebbe essere caduta dalla terrazza condominiale, di uso comune. Ma la distanza dallo stabile apre perfino il dubbio che, invece, qualcuno l’abbia potuta colpire in quella piccola strada che rimane defilata, fuori dalla vista dei passanti, di fronte alla zona della stazione ferroviaria, delimitata da una palizzata di cemento. Ma non solo: il volo potrebbe anche essere compatibile con una spinta vigorosa datale proprio sul parapetto, vista la distanza dal punto in cui è stato ritrovato il corpo. Sono stati i medici, intevenuti sul posto, a tentare una disperata operazione di rianimazione, ma la donna era praticamente morta già da qualche minuto. Sul posto è arrivato per il sopralluogo il magistrato di turno della procura di Grosseto, Carmine Nuzzo.

Non si esclude per ora nessuna ipotesi, da quella del suicidio al femminicidio. Il sostituto procuratore ha infatti disposto l’autopsia per capire se la donna abbia riportato soltanto i traumi alla testa visibili a occhio nudo, e di per sé compatibili con una caduta, oppure se ci siano anche lesioni di altro tipo, che magari possano fare emergere l’uso di uno strumento per colpirla nell’ipotesi di un’aggressione, che gli investigatori stanno prendendo in seria considerazione.