"Spiacenti, non abbiamo le ambulanze". Novantenne costretta a pagare il trasporto

Scoppia la polemica dopo la denuncia di un’odissea per andare all’ospedale

Un'ambulanza (Foto di repertorio)

Un'ambulanza (Foto di repertorio)

Carrara, 30 dicembre 2019 - Nonostante avesse prenotato l’ambulanza per potersi recare all’ospedale e seguire terapie antitumorali, un’anziana è stata costretta a pagare il viaggio da Carrara all’ospedalle delle Apuane a Massa. La denuncia è di Vittorio Geloni, segretario Uilp Carrara e Lunigiana, che intende portare alla luce il dramma di molti anziani che senza soldi sono costretti a rinunciare alle cure sanitarie. "I parenti della donna – spiega Geloni –, 96enne, hanno contattato il 118 già cinque giorni prima, ma la risposta era sempre la stessa: ‘L’ambulanza non c’è, riprovate’”.

Trovare un’ambulanza disponibile per arrivare al Noa e fare le cure stava diventando un calvario per la donna, barellata, che alla fine è stata costretta a rivolgersi alla Croce Verde di Forte dei Marmi che dietro un pedaggio, essendo il servizio privato, l’ha accompagnata al Noa. Di fronte al muro di gomma della burocrazia i familiari hanno dovuto arrendersi". Un altro caso, da aggiungere alle lunghe liste d’attesa, che evidenzia come la sanità consenta e garantisca le cure soltanto a chi ha i mezzi per potersele permettere. In uno Stato dove la sanità dovrebbe essere gratis, non è pensabile dover pagare per un’ambulanza. La salute è un diritto costituzionale e curarsi non può essere un’opzione solo per i ricchi.