"Sono sola, mi aiutate?". Due poliziotti fanno il caffè alla 90enne

Singolare richiesta di intervento alla sala operativa della questura: "Non ho nessuno". Gli agenti "di prossimità" le portano conforto

Firenze, 9 marzo 2022 - «Sono vedova, sono sola, non ho figli e non ho nessuno. Potete fare qualcosa?"

Richiesta insolita quella arrivata lunedì pomeriggio alla sala operativa della Questura. Insolita, ma davvero impossibile da ’evadere’. Gli agenti in sala operativa hanno preso immediatamente a cuore la situazione, innanzittuto per verificare che la signora stesse bene. E che non ci fossero risvolti penali, tipo il reato d’abbandono d’incapace. Una volante è andata all’indirizzo comunicato, zona Firenze Sud.

I due giovani agenti di pattuglia hanno trovato ad ospitarli una signora di oltre 90 anni. Sola, in effetti. Sola e con una gran voglia di scambiare due chiacchere. Di essere rassicurata. Di ricevere un po’ di calore umano dopo diverso tempo.

Che è poi quello che chiedono, che ci chiedono i nostri anziani dopo i mille sacrifici fatti, dopo aver cresciuto figli e nipoti, aver lavorato una vita intera, fuori o in casa. E magari sia fuori che in casa.

I poliziotti si sono calati con piacere e senso del dovere nel ruolo di ’nipoti-acquisiti’ e sono stati con lei per un po’, preparandole anche una bella tazza di caffè caldo.

La novantenne si è subito ripresa, lo spirito si è rinfrancato, recuperando il sorriso. Un bell’abbraccio è arrivato a suggello di ringraziamento dei suoi nuovi amici in divisa. Questo di lunedì non è stato certo un caso isolato. Pochi mesi fa un altro equipaggio intervenne in aiuto solidale di un’anziana. Gli agenti salirono in casa, battute e scambi di opinioni. Conforto. Nel grande rispetto che una persona più giovane deve sempre a una molto più anziana. Gli anziani mangiano poco, lei da qualche giorno stava forzatamente a stecchetto e allora i due agenti si misero ai fornelli: un buon piatto di pasta rinfranca, sempre.

Sono solo due delle tante ’ missioni parallele ’ cui sono chiamate tutti i giorni o quasi le nostre forze dell’ordine, in specie quelle che operano sulla strada, più a diretto contatto con la società civile. Volendo questi gesti, tangibili, rappresentano una estensione del concetto più ampio di "polizia di prossimità". Un impegno che riguarda anche i ragazzi ad esempio, con i progetti di "educazione alla legalità" nelle scuole con incontri nelle scuole e visite guidate in Questura, per far conoscere sala operativa, le volanti e la scientifica.