La bella storia di Tobacco: torna a correre il cavallo ’bruciato’

Un artiere lo ha cosparso di alcol avvicinando poi l'accendino: l'animale è rinato grazie all'amore dei proprietari

Francesca, la proprietaria, con Tobacco

Francesca, la proprietaria, con Tobacco

Siena, 17 gennaio 2022 - Il cavallo ’incendiato’ ed ustionato è tornato a correre. Una storia a lieto fine, quella di Tobacco Flower, che ha commosso l’Italia e Siena. Anche se teatro dell’incipit di questa vicenda sono state nel maggio scorso le scuderie dell’ippodromo di San Rossore a Pisa. L’artiere, secondo la prima ricostruzione, avrebbe avvicinato un accendino al dorso dell’animale che aveva appena lavato con alcol causandogli ustioni. Il rovescio della medaglia, che rende quella di Tobacco Flower una storia dal sapore ’disneyano’, è da un lato il grande cuore del purosangue che ha voluto recuperare a tutti i costi tornando a correre, dall’altro l’amore smisurato dei suoi proprietari, Francesca Gori e il marito Devis Grilli, senza il quale non ce l’avrebbe fatta. "Poi c’è stata una mobilitazione nazionale per il cavallo, ci sono arrivate pomate da tutte le parti d’Italia per proseguire le cure", racconta Grilli. Tobacco per lui e Francesca, titolare della scuderia ’La Ciprea’ a Bibbona, è un membro della famiglia. Nato in ’casa’ e allevato dalla coppia. «La fortuna è stata che Tobacco, quando è avvenuto il fatto, si trovava vicino alla fontana dove si lavano i cavalli. L’intervento di uno dei miei artieri che ha preso al volo la cannella dell’acqua ha limitato i danni, evitando ustioni profonde. Inoltre la scuderia si trova proprio di fronte alla clinica di San Rossore, subito intervenuta. Le fiamme non hanno interessato muso ed occhi, ma soprattutto il collo fino alle spalle. Anche la groppa, dove si appoggia la sella. Al di là della fortuna, lui è stato un paziente eccezionale", svela Grilli. "Ha un carattere d’oro. Ha reagito bene alle cure. Diciamo che c’è venuto incontro con la sua forza di volontà unica. Come prima cosa sono state fatte flebo per idratarlo da parte dei veterinari, disinfettando accuratamente le parti interessate e applicando le pomate. Dopo il primo periodo più critico lo abbiamo trasferito nel nostro allevamento a Bibbona proseguendo il recupero con tanto amore. Mia moglie è stata bravissima. Fondamentale. Lui ha capito il bene che c’era dietro le nostre attenzioni e anche a livello comportamentale non ha risentito della disavventura". Spiega poi Grilli che i segni ovviamente ci sono sempre "anche se il pelo è ricresciuto". Francesca e Devis ammettono che il purosangue "ha bruciato le tappe, vista la gravità dell’accaduto, per rimettersi in sesto. Non avrei mai pensato – dice Grilli – che a gennaio, dopo soli otto mesi, potesse tornare a correre". Ha debuttato il giorno della Befana nella sesta corsa all’ippodromo di San Rossore. "Si è comportato molto bene – sostiene con un pizzico di orgoglio – seppure al 70 per cento della condizione. E’ anche uscito bene dalle gabbie".