Siccità, "In Toscana è allerta, non allarme". Possibili problemi in collina

Publiacqua: “Confidiamo di superare l'estate senza problemi”. In agricoltura a rischio le coltivazioni in campo, come girasole, mais, grano: “Perderemo dal 30 al 50% della produzione”

Firenze, 20 giugno 2022 – Tiene l'invaso di Bilancio, a tal punto che l'attuale livello (66 milioni di metri cubi, su un massimo di 69 milioni) potrebbe essere sufficiente per superare l'estate senza particolari sofferenze. “Ormai siamo abituati, Bilancino lavora bene. Veniamo da un inverno particolarmente siccitoso. La situazione è di allerta, ma non di allarme. Siamo fiduciosi – fanno sapere da Publiacqua - di arrivare a settembre-ottobre senza problemi. Nel caso poi dovesse piovere, bastano pochissimi giorni di acqua per riuscire a recuperare i livelli ottimali, come è accaduto tra il 30 marzo al 2 aprile scorsi”.

A Prato non piove da un mese - Firenze salva grazie a Bilancino

Con l'ulteriore rialzo delle temperature e la mancanza di pioggia, qualche criticità potrebbe emergere nelle zone di Firenze, Prato e Pistoia che non dipendono da Bilancino, come le aree collinari, il Chianti, il Valdarno e nel pistoiese. “Lì stiamo monitorando con attenzione come si evolve la situazione, giorno per giorno”.

Se l'acqua nelle case non manca e probabilmente non mancherà per l'intera estate, in forte sofferenza è già l'agricoltura. Secondo le prima stime il rischio è di perdere almeno il 30% della produzione, fino al 50% in meno la resa del grano.

“Giugno come agosto”, dice Coldiretti Toscana, che segnala una situazione di giorno in giorno in forte peggioramento, con precipitazioni dal 50 al 70% in meno rispetto alla media storica. A rischio le rese di produzione delle coltivazioni in campo come girasole, mais, grano e degli altri cereali, ma anche di olivi, ortaggi e della frutta che si stacca prematuramente dalle piante. Inoltre, le temperature più alte rispetto alla media stanno agevolando la diffusione di insetti fastidiosi per gli uomini e dannosi per le coltivazioni, come la cimice asiatica e il moscerino dagli occhi rossi. Senza contare, infine, l'alto rischio incendi.

“Manca l’acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni che si trovano in una situazione di stress idrico che mette a repentaglio le produzioni in buona parte della regione, in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate. Per salvare le coltivazioni, laddove è possibile, si sta ricorrendo all’irrigazione di soccorso attingendo dai pozzi o attraverso le botti. – spiega il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – Senza un sistema di irrigazione consortile diffuso ed organizzato, che oggi copre appena il 9% dei campi coltivati, ed una intelligente distribuzione di invasi ad impatto zero la nostra agricoltura è destinata a perdere competitività”.

“Siamo preoccupati, è un'annata drammatica per l'agricoltura”, dice Valentino Berni, presidente di Cia Toscana. “Stiamo iniziando ora a raccogliere il grano e le prime stime indicano un 50 per cento in meno di resa. Se non pioverà, da qui a settembre avremo in agricoltura almeno un 30% in meno di produzione. E in un momento di forti rincari, con aumenti dei costi della produzione, davvero non ci voleva. Alcuni agricoltori stanno già pensando di ridurre le coltivazioni che chiedono più acqua”.