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Arezzo, 2 settembre 2025 – Superati abbondantemente i tetti di spesa ministeriali, salassi per le famiglie e cartelle sempre più pesanti. Settembre in vista del ritorno a scuola è segnato da rincari che pesano come macigni sull'economia domestica. Prima che la campanella torni a suonare il prossimo 15 settembre infatti, queste sono le settimane in cui molti si trovano alle prese con il ritiro dei libri scolastici precedentemente ordinati. Consegna che significa anche pagamento dei volumi di testo necessari per affrontare il nuovo anno scolastico. Un esborso consistente che si fa più pesante per chi è alle prese con le classi prime di medie e superiori, quelle in cui si acquistano anche volumi in uso per il biennio o triennio successivo. La spesa di libri, vocabolari, unita a quello di tutto il corredo scolastico, fatto di zaini, astucci, diari, penne, quaderni e matite, senza contare il materiale tecnico richiesto in molti istituti, supera anche mille euro a studente.
Per fare qualche conto, lista dei libri alla mano, basta scorrere l'elenco dei testi richiesti nei vari istituti. Le cifre più importanti riguardano i licei, ma il conto è salato anche negli istituti tecnici. Per la 1C dello Scientifico Redi di Arezzo occorrono più di 333 euro per acquistare i volumi di testo da adottare, senza aver calcolato ancora il costo dei vocabolari (aggiungendo quelli di latino e inglese la spesa sale sopra i 500). Ma liceo che vai spesa che trovi. Al Classico e musicale Petrarca di Arezzo per la classe 1A tra il totale della spesa media procapite per la dotazione di libri è di 378 euro, in eccesso rispetto al tetto ministeriale (fissato a 341) di 37 euro. Ma saranno molti di più alla fine considerando che da questo conto sono esclusi i vocabolari. Ognuno supera i cento euro. Per fare un esempio il vocabolario di greco Loescher editore costa 132 euro, per quello di latino della stessa casa editrice servono 114 euro. E c'è da immaginare che salvo fratelli più grandi e ricorso all'usato, nella prima classe delle superiori siano spese necessarie da unire al resto degli acquisti.
Totale per una prima, oltre 600 euro. In alcune sezioni del classico come la 1CCAM il tetto di spesa viene sforato di quasi 50 euro (49,30), di 51,07 per la 1DSCI. Se dal liceo ci spostiamo in un istituto tecnico industriale, non risparmiamo molto. All'Itis Galilei di Arezzo per una classe prima, occorrono 2 88,60 euro di libri. All'isis Buonarroti-Fossombroni, per la classe 1AFM il totale della spesa media procapite per la dotazione libri è pari a 352.54 euro, una spesa in eccesso rispetto al tetto di 60.94. qui abbiamo superato il tetto di oltre il 15%.
Stessa cosa per la 1ACAT della stessa scuola, totale spesa media procapite per i libri: 368.39 euro, in eccesso rispetto al tetto di 61.49 superato di oltre il 15% (considerando come tetto fissato per la modalità mista 306.90 euro). Per risparmiare un po' in molti ricorrono al vasto mercato dell'usato, con cifre che possono abbassarsi fino alla metà del prezzo di copertina a seconda delle condizioni in cui versa il testo. Vendere i propri libri usati è anche un modo per far cassa e acquistare i nuovi volumi. Ci sono poi le offerte della grande distribuzione, da Esselunga c'è il 13% di sconto sugli ordini, alla Coop il 15%. Anche alla Pam si ottiene il 15% sul prezzo di copertina ma in buoni spesa, sconto immediato del 15% da Conad.