
cortona
Arezzo, 2 settembre 2025 – È il testo poetico più antico della letteratura
italiana di cui si conosce l'autore. La sua prima attestazione
è nel manoscritto 338, custodito nella Biblioteca del Sacro
Convento di Assisi. Il Cantico di frate Sole, o Cantico delle creature,
è una delle opere più conosciute al mondo. Composto da Francesco
tra il 1224 e il 1225, sprigiona ancora la sua forza poetica,
spirituale e culturale, continua a ispirare studi e opere artistiche.
Sul canto, espressione di religiosità e di stupore per la natura
nella lingua del tempo, l'Università di Trento ha organizzato un
convegno internazionale a Cortona (Arezzo), al
confine tra Toscanae Umbria, sede di uno dei primi
insediamenti francescani, dove si ritiene che la
composizione sia stata ascoltata per l'ultima volta da Francesco riunito con il suo gruppo di compagni nell'eremo delle Celle. Il convegno ''Le origini della lauda / le laude delle origini. Alle radici del canto spirituale in volgare italiano
nell'ottavo centenario del Cantico di frate Sole'' si svolgerà a Palazzo Laparelli da giovedì 4 settembre (dalle ore 15.30) a sabato 6 settembre (conclusioni alle ore 13). Sarà articolato nelle
sessioni: Origini della lauda e devozione mariana; Lauda
francescana e forme arcaiche; Tradizioni parallele; Verso il Laudario di Cortona: aspetti notazionali e nuove ricerche. «Cortona è un luogo simbolico e punto di incontro privilegiato per una rinnovata riflessione sulla nascita e la diffusione del canto spirituale italiano. L'ottavo centenario diventa un invito a riscoprire un patrimonio che ha saputo fondere espressione religiosa, comunicazione popolare e lingua volgare in forme di sorprendente vitalità», commenta Francesco Zimei, professore ordinario di Musicologia e Storia della Musica e ricercatore principale del progetto ''Laudare'' finanziato dalla Commissione europea con un Erc Advanced Grant e attivo al Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento.