Rientro a scuola, le ipotesi in caso di contagi: quarantene, tamponi e Ffp2

Regole diverse per infanzia o scuole secondarie. Ecco il documento con le proposte delle Regioni al governo

Covid a scuola, un'aula sanificata

Covid a scuola, un'aula sanificata

Roma, 5 gennaio 2022 - Scuola: ci siamo. Alunni presto in aula e, vista l'ondata inarrestabile di contagi da Covid-19, servono norme per mantenere la massima sicurezza negli istituti scolastici. Così ieri, 4 gennaio, nel documento messo a punto con le proposte al Governo, le Regioni hanno individuato alcune soglie a seconda dei casi di positività nelle classi.

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Ipotesi in caso di contagio

Da un caso di contagiato per la scuola dell' infanzia ai 3 o più casi per la scuole secondarie di primo (per i soggetti di età uguale o superiore ai 12 anni) e secondo grado. Le Regioni ipotizzano sostanzialmente regole diverse a seconda che si tratti degli studenti più piccoli, come alla materna, dove è praticamente impossibile mantenere il distanziamento e il rispetto delle misure di prevenzione, o alle elementari, dove la copertura vaccinale è ancora bassa, e gli over 12.

Quarantene

Secondo questo schema, l'ipotesi farebbe scattare la quarantena per la classe alla scuola dell' infanzia con un solo caso covid positivo. Alle elementari l'ipotesi sarebbe di mantenere tutti in classe con un solo caso: i contatti resterebbero in aula in autosorveglianza con la raccomandazione di astenersi dalla frequentazione di ambienti differenti dalla scuola, senza testing. La quarantena di sette giorni in tal caso scatterebbe in presenza di due o più casi, con test antigenico o molecolare tra il quinto e il settimo giorno. Per le scuole secondarie di primo (per i soggetti di età uguale o superiore ai 12 anni) e secondo grado invece la proposta individuerebbe una soglia di 3 o più casi per far scattare sette giorni di quarantena con test antigenico o molecolare tra il quinto e settimo giorno, mentre fino a 2 casi i contatti resterebbero in classe in autosorveglianza con la raccomandazione di astenersi dalla frequentazione di ambienti differenti dalla scuola, senza testing. Secondo la proposta delle Regioni tuttavia, resta ferma la possibilità dell'Asl di adottare ulteriori provvedimenti di sospensione della didattica in presenza nella singola scuola o istituto in base ai casi specifici.

Mensa e attività

Secondo le Regioni, inoltre, sarebbe utile "evitare la ripresa delle attività di educazione fisica, canto e utilizzo di strumenti a fiato, verificare la correttezza del consumo dei pasti in mensa, promuovere un maggior utilizzo di Ffp2 e avere attenzione a garantire una corretta aerazione delle aule". Sul rientro a scuola e la modalità di gestione delle quarantene, le Regioni hanno auspicato si esprima il Cts.