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Cronaca

Scuola, che ripartenza sarà? I presidi: "Speriamo in presenza", c'è l'incubo-Dad

"Da qui a dieci giorni, tutto può cambiare". Se oggi gli istituti fossero aperti, fino a 10 classi a distanza per ogni scuola

Scuola, covid

Scuola, covid

Firenze, 31 dicembre 2021 - Ce la farà a riaprire la scuola il 10 gennaio? E in che modo? L’aumento vertiginoso dei contagi purtroppo non fa ben sperare. Le famiglie si interrogano, preoccupate. “Tutti noi ci auguriamo che le lezioni ripartano in presenza, ma certo i numeri dei contagi impressionano ogni giorno di più”, osservano i genitori. Nelle chat, ci si fa forza l’un con l’altro. “Quanti positivi oggi?”, chiede una mamma. E un’altra: “Da qui al 10, tutto può cambiare. Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno”.

Se la scuola fosse aperta, ad esempio al comprensivo Vespucci oggi ci sarebbero almeno 3-4 classi in Dad. Un numero a cazzotto, certo, che forse è ottimistico. La dirigente, Francesca Cantarella, non nasconde la sua preoccupazione: “Sono in ansia per l’aumento esponenziale dei contagi. La vedo dura… Positivo invece il fatto che siano stati prorogati i contratti Covid al personale Ata. Questo mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo in vista della riapertura”. Va oltre Alessandro Artini, presidente toscano dell’Associazione nazionale presidi: “La scuola riaprirà il 10, ma col rischio di finire in Dad dopo qualche giorno. Il governo dovrebbe prendere provvedimenti più incisivi. O si arriva all’obbligo vaccinale oppure non si va da nessuna parte. Sussiste l’obbligo per altri vaccini e nessuno mai si è lamentato. Cosa si aspetta a fare questo definitivo passo in avanti? Una cosa è chiara: a scuola ci si ammala poco perchè i protocolli, molto rigidi, sono rispettati. Ma il resto crea preoccupazioni: bus, assembramenti fuori dagli istituti, contagi in famiglia… Vacciniamoci tutti e usciamo dall’incubo”. Nella scuola di Artini, l’Isis Fossombroni di Arezzo, ieri su più di 200 tra docenti e non docenti, in quarantena ce n’erano 7-8. “Se oggi fossimo a far lezione, avrei una decina di classi in Dad: certo non poche”, afferma Artini.

Sfodera un pizzico di ottimismo Marco Menicatti, preside del comprensivo Barsanti: "Spero che la scuola possa riprendere con la stessa serenità di quando affrontavamo i picchi stagionali dell’influenza”. “Spero che si torni in presenza - il parere di Ludovico Arte, a capo dell’Itt Marco Polo -. Il fatto di aver abolito le quarantene per i vaccinati ci semplificherà la vita ma, allo stesso tempo, si porrà un problema di privacy. Insomma, una cartolina in chiaroscuro. Vedremo da qui al 10. Tutto può cambiare. Speriamo in meglio…”.

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