Amazon, sciopero dei dipendenti in tutta Italia: "Non siamo numeri, clienti sosteneteci"

Anche negli stabilimenti di Calenzano e Pisa diversi lavoratori hanno incrociato le braccia

Un momento della manifestazione

Un momento della manifestazione

Firenze, 22 marzo 2021 - E' in atto in tutta Italia e anche in Toscana la protesta con sciopero dei dipendenti Amazon: i fattorini che consegnano i pacchi con i furgoni ma anche il personale che materialmente negli stabilimenti confeziona i pacchi hanno manifestato chiedendo più tutele. I fattorini in particolare denunciano condizioni di lavoro "alle quali non vogliamo sottostare - dicono - Dobbiamo viaggiare a velocità elevate con i furgoni per compiere tutte le consegne giornaliere".

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Anche negli stabilimenti toscani di Calenzano, in provincia di Firenze e di Montacchiello, vicino a Pisa, in molti hanno incrociato le braccia manifestando davanti alle sedi della multinazionale con cartelli e striscioni. I dipendenti chiedono ai clienti Amazon, fortemente aumentati durante la pandemia, di sostenere la protesta.

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Anche il Codacons aderisce allo sciopero indetto dai lavoratori Amazon e rivolge un appello ai consumatori italiani affinché, nel giorno della protesta, dirottino gli acquisti dal web ai negozi tradizionali. "Condividiamo le ragioni dello sciopero, tese a chiedere migliori condizioni lavorative e più sicurezza, e se la protesta sarà limitata alla sola data odierna offriamo il nostro sostegno ai lavoratori - spiega il presidente dell'associazioni dei consumatori, Carlo Rienzi - In tale direzione invitiamo i consumatori a non effettuare oggi acquisti attraverso l'e-commerce, dirottando le proprie compere verso i negozi tradizionali che possono rimanere aperti nonostante le restrizioni, piccoli esercizi che da tempo soffrono la concorrenza sleale del web, aggravatasi durante l'emergenza Covid", conclude Rienzi.

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'In Toscana lo sciopero di Amazon ha avuto successo e circa 800 lavoratori dei due hub di Firenze e Pisa stamani hanno incrociato le braccia per l'iniziativa di Fit-Cisl, Filt-Cgil e Uiltrasporti''. A riferirlo è il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni. ''Le percentuali di adesione - aggiunge Boni - sono alte, l'82% a Firenze, il 71% a Pisa, per uno sciopero nazionale che coinvolge anche la filiera di trasporto, andando a interessare sia i lavoratori diretti che quelli degli appalti, i precari che risultano l'anello più debole e di cui da tempo, come sindacato chiediamo la stabilizzazione".

''Lo sciopero -spiega ancora- è una decisione forte, ma è stato inevitabile di fronte all'atteggiamento dei vertici Amazon anche in Toscana. Stamani una cinquantina di lavoratori ha manifestato davanti al magazzino di Calenzano e circa 30 a Pisa".