ROSSELLA CONTE
Cronaca

San Lorenzo, fine pena mai. "Qui è il Far west"

Risse, spaccio, furti: e solo negli ultimi due giorni "Non sappiamo più come difenderci, abbiamo paura"

Il ristoratore derubato mostra il video del furto raccolto dalle telecamere del locale

Firenze, 11 febbraio 2022 - San Lorenzo negli ultimi mesi non è più un quartiere a misura di residenti e commercianti. Negli anfratti di piazza del Mercato Centrale si spaccia, alle spalle delle Cappelle Medicee le cazzottate sono quotidiane. Risse, atti vandalici e borseggi sono in notevole aumento. Ma è via Gomitolo dell’Oro che nell’ultimo periodo fa più paura: due giorni fa una rissa collettiva sotto le finestre degli abitanti che hanno gridato aiuto. «Sono tanti, tantissimi. E quasi ogni giorno se le danno di santa ragione. Urinano lungo i marciapiedi, spacciano davanti ai nostri portoni. Qui è il Far West" dicono. Ma niente nomi e cognomi "perché è gente pericolosa e c’è da avere paura". Per non parlare dei danni alle attività: in via Sant’Antonino nella notte tra martedì e mercoledì sono state spaccate due fioriere, in via dell’Alloro ieri mattina l’ennesimo furto.

A denunciarlo è Gennaro Fabbrocini, titolare dall’alba del duemila della trattoria La Madia nel cuore pulsante di San Lorenzo. Secondo quanto raccontato, ieri intorno alle 6.15, un balordo con il viso coperto, si è intrufolato all’interno del locale e dopo aver spaccato il computer ha portato via il fondo cassa. "Un mio dipendente era dentro, stava preparando gli impasti per il pane – dice Fabbrocini – quando un uomo è entrato. In due minuti ha spaccato il computer e portato via quei pochi spiccioli che avevo. Mercoledì sera, invece, è stato aggredito col coltello un addetto alla sicurezza di un’attività qui vicino". E purtroppo, per il ristorante La Madia, non è la prima volta che è vittima di malviventi. "E’ già successo — racconta —, abbiamo una media di 10 furti negli ultimi 10 anni, non sappiamo più come difenderci. Il Covid ci ha messo in crisi, cerchiamo di sopravvivere ed episodi come questo non ci aiutano".

A portare la sua solidarietà, il presidente Confcommercio Firenze e portavoce delle botteghe storiche del rione Aldo Cursano: "Ci sentiamo abbandonati, chiediamo a chi di dovere di intervenire immediatamente e di tutelare residenti e commercianti che sono un presidio sociale molto importante. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a offrire tutta la nostra collaborazione ma non vogliamo più aspettare. Questo è il momento delle risposte". Per Fabbrocini e Cursano, il vero problema è "la mancanza di un sistema normativo adeguato". "Se il giorno dopo i colpevoli sono fuori, tutto è inutile. Sia lo sforzo delle forze dell’ordine e sia il nostro che, nonostante tutto e nonostante le mille difficoltà, continuiamo ad aprire le nostre attività e a non abbandonare queste strade".

Esattamente un anno fa, per lo stesso motivo, fu lanciato un appello al sindaco Nardella e al Comune di Firenze: "Visti i ripetuti atti vandalici, i borseggi, i furti e i tentativi di furto chiediamo al sindaco più attenzione per un quartiere sempre più vittima di situazioni di degrado e di farsi portavoce per avere una maggiore sinergia con le forze dell’ordine e quindi un maggiore controllo del territorio". A distanza di un anno, residenti e commercianti rinnovano con forza il proprio appello. L’esclation di violenza è stata prontamente segnalata sia alle forze dell’ordine che all’assessorato alla sicurezza del Comune di Firenze. «Non si può pensare solo a piazza Duomo o piazza della Signoria – conclude Fabbrocini –, a due passi ci siamo noi. C’è anche San Lorenzo. Che qualcuno ci aiuti".