Salvo dopo lo schianto: “Grazie alla Stradale”

Rintracciato il tir protagonista dello scontro con un'auto in A1

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Arezzo, 4 ottobre 2023 – Stava viaggiando nel tratto aretino dell’A1 quando ha sfiorato la tragedia. Ha rischiato di morire Vincenzo Magnano San Lio, medico in pensione residente nella provincia di Vercelli travolto da un tir che non si è fermato a soccorrerlo. La macchina ridotta a un ammasso di lamiere, lui invece se l’è cavata con qualche graffio. «La mia auto è stata letteralmente agganciata da un tir – spiega Magnano - sono un medico in pensione ed ero in vacanza. Lo scorso 15 settembre sono stato coinvolto in un incidente in A1, in direzione nord, appena dopo lo svincolo di Arezzo. Stavo sorpassando un tir quando il guidatore all’improvviso ha deciso anche lui di immettersi nella corsia di sorpasso. La mia auto è stata schiacciata allo sparti traffico. Il tir non si è fermato e ha proseguito la sua corsa. Io invece ho perso il controllo della macchina e poi sono riuscito a fermarmi nella corsia d’emergenza». Il tir non presta soccorso e nessun altro si ferma. Così il signor Magnano sotto shock e con l’auto distrutta chiama i soccorsi. «Ho chiamato il 112 – prosegue - la macchina è da buttare sarà rottamata. Per fortuna io me la sono cavata con qualche lesione a mano e collo ma niente di grave soprattutto pensando che potevo lasciarci la pelle. Ho avuto tantissima paura. Sul posto è arrivata la polizia stradale e poi il carro attrezzi mentre io sono andato in taxi all’ospedale». Ingenti i danni all'auto, mentre per fortuna quelli alla persona sono stati lievi, a dispetto della dinamica del sinistro. «Raccontando l’incidente intendo ringraziare ed elogiare la Polizia Stradale di Arezzo, per l'intervento, per la prontezza, la gentilezza, l'efficienza sul momento, e per l'assistenza successiva, nonchè per l'impegno profuso nel ricercare e nell'individuare il mezzo investitore poi rintracciato – spiega Magnano - Allo stesso modo intendo ringraziare ed elogiare il personale del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Arezzo, per la cortesia, la scrupolosità e la celerità nell'espletamento di tutte le procedure clinico-diagnostiche«.