Vaccino anti Covid, c’è anche il polo di Rosia

Lo stabilimento senese collaborerà alla produzione di adiuvante pandemico. Il capo del sito David Serp: "Siamo orgogliosi"

David Serp, capo del sito di Rosia

David Serp, capo del sito di Rosia

SIENA Nell’attuale contesto di emergenza sanitaria globale, è sempre più chiaro che i vaccini potranno svolgere un ruolo determinante nella lotta alla pandemia da Covid-19. In questa partita, anche lo stabilimento produttivo GSK di Siena e Rosia giocherà un importante ruolo. È stato infatti recentemente confermato che il sito senese sarà uno degli impianti del network GSK destinato ad infialare e confezionare l’adiuvante pandemico utilizzato nei candidati vaccini contro Covid-19 su cui l’azienda sta collaborando insieme a numerose aziende e gruppi di ricerca in tutto il mondo. «Siamo orgogliosi che il nostro sito di Siena e Rosia, centro di eccellenza per la ricerca, sviluppo e produzione di vaccini contro il meningococco, possa dare anche il proprio contributo nella lotta all’attuale pandemia da Covid-19", commenta David Serp, Responsabile del sito di Rosia. "E’ una sfida sanitaria senza precedenti, a cui GSK ha risposto mettendo a disposizione dei nostri partner la propria tecnologia adiuvante, una componente particolarmente importante in una pandemia perché ha la capacità di aumentare la risposta immunitaria e quindi di ridurre la quantità di vaccino necessaria per dose. Questo permetterà di produrre complessivamente un numero maggiore di dosi e quindi proteggere più persone". Assicurare una sufficiente capacità di produzione di vaccini è la sfida principale in caso di pandemia ed è in questo contesto che GSK ha annunciato di impegnarsi a produrre globalmente 1 miliardo di dosi di adiuvante pandemico entro il 2021, a supporto delle collaborazioni in essere. "Stiamo partendo con le attività preparatorie necessarie ad accogliere nel sito di Rosia questa produzione, come ad esempio quelle relative alla gestione dell’approvvigionamento delle materie prime e all’adeguamento delle nostre attrezzature" continua Serp. "Il nostro personale è altamente qualificato e il sito è in costante evoluzione ed aggiornamento in termini di digitalizzazione, automatizzazione e innovazione: la capacità di attrarre questa ed altre produzioni strategiche come quella del vaccino contro l’herpes zoster (fuoco di San’Antonio) è la dimostrazione dell’efficacia del percorso virtuoso intrapreso dal sito". GSK sta collaborando con aziende e gruppi di ricerca di tutto il mondo nello sforzo di arrivare a un vaccino sicuro ed efficace per prevenire l’infezione da Covid-19. Fra le partnership in corso, quella stipulata con Sanofi, che mette insieme le competenze di due dei maggiori gruppi farmaceutici mondiali e ha prodotto un candidato vaccino anti Covid-19 che è entrato a settembre nella fase di sperimentazione clinica nell’uomo. Entro la fine del 2020 è attesa la partenza dell’ultima fase prevista dalle sperimentazioni cliniche, mentre l’approvazione da parte delle Autorità Regolatorie potrebbe essere richiesta nella prima metà del 2021. Dati positivi arrivano dal candidato vaccino sviluppato dalla partnership fra GSK e l’azienda biofarmaceutica cinese Clover. Gli studi pre-clinici mostrano infatti che Il sistema adiuvante pandemico GSK combina to con l’antigene di Clover porterebbe ad un sostanziale rafforzamento della risposta immunitaria e a una possibile maggiore efficacia del vaccino.