
Roberto Ceccatelli con la moglie Vanna e il marchese Emilio Mansi
Viareggio, 8 aprile 2020 - Di quel suo spirito conviviale aveva fatto occasione di divulgazione culturale e di socializzazione. Se n’è andato all’improvviso, all’età di 81 anni Roberto Ceccatelli, ex manager in pensione e conosciutissimo presidente de Il Peperoncino Matto - Accademia Versilia Piccante. Originario di Pisa, Ceccatelli ha vissuto per tanti anni a Roma in forza prima in Alitalia e poi dal 1990 al ’97 come dirigente alle Ferrovie dello Stato; una quindicina di anni fa il trasferimento a Viareggio dove subito si è fatto apprezzare per quello spirito aggregativo che lo ha reso fulcro di tante iniziative. Ad agevolarlo quel sorriso contagioso e lo spirito dinamico che l’ha accompagnato fino all’ultimo: non era raro trovarlo in estate a prendere il sole sotto la prima tenda del bagno Balena, oppure intento ad allenarsi ogni mattina. E nel 2016 era convolato a nozze per la seconda volta, sposando Vanna Menchini, da quindici anni amatissima compagna di vita. Per tutti in Versilia era ormai un gran cerimoniere del gusto: ex accademico dell’Accademia Italiana della Cucina, nel 2014 aveva poi deciso di fondare l’Accademia Italiana del Peperoncino delegazione Viareggio Versilia, realtà che nel 2017 ha convertito nell’associazione de Il Peperoncino Matto – Accademia Versilia Piccante, sempre con lo spirito che ’il peperoncino unisce’. Perchè Ceccatelli univa le anime e le menti più aperte per la creazione di una “comunità” di belle persone che volessero vivere momenti di allegria e spensieratezza, conoscendo sempre cose nuove ed era riuscito a mettere insieme ai suoi tavoli, imprenditori, sindaci, liberi professionisti e pure aristocratici come i marchesi Giancarlo con Angela Dosi, i Conti Massimo e Bianca Maria Muzzarelli Verzoni, Roberto Luis Picchiani di Borbone e Emilio della Fontanazza. Ma non si era fermato qui, promuovendo lo scorso anno un ciclo di incontri culturali a Villa Paolina. Tanti progetti aveva ancora, ma poche settimane fa alcune analisi di routine per sottoporsi ad un piccolo intervento chirurgico hanno sentenziato il peggiore dei responsi e in soli venti giorni un male l’ha strappato a quella vita di cui amava emozioni e sapori. Oltre alla moglie Vanna lascia il figlio Antonio avuto dal primo matrimonio. Fino a domattina la camera ardente sarà nella cappella cimiteriale della Misericordia di Pisa. Francesca Navari