Rincari, ecco la classifica dei prodotti alimentari che sono aumentati di più

Record dell'olio di girasole: +59%. Coldiretti Toscana: l'inflazione al +6,8% costerà alle famiglie 320 euro in più solo per mangiare. Arezzo la città dove i prezzi sono aumentati di più: +9%

L’interno di un supermercato Esselunga, presente con molti punti vendita in Toscana

L’interno di un supermercato Esselunga, presente con molti punti vendita in Toscana

Firenze, 22 giugno 2022 – Non si arresta l'aumento dei prezzi, nemmeno in Toscana, dove l'inflazione a maggio ha segnato il +6,8%. Un incremento che, tradotto in cifre, peserà sulle famiglie per 320 euro in più, solo per i prodotti alimentari da mettere in tavola. Il rincaro più elevato, secondo quanto emerge dall'elaborazione di Coldiretti Toscana sui dati Istat relativi a maggio 2022, si registra ad Arezzo, dove i prezzi alimentari hanno registrato un +9,2%, molto al di sopra del dato nazionale, che si ferma al +7,6%, seguita da Firenze (+7,3%) e Pistoia (+7%).

La categoria per la quale le famiglie spenderanno di più è la verdura che nel 2022 costerà complessivamente circa 80 euro in più – sottolinea Coldiretti Toscana -, e precede sul podio pane, pasta e riso, con quasi 60 euro in più, e carne e salumi, per i quali si spenderanno 55 euro in più rispetto al 2021. Seguono la frutta – continua Coldiretti Toscana -, pesce, latte, formaggi e uova e olio, burro e grassi.

La classifica dei rincari

Questa la classifica degli aumenti, elaborata da Coldiretti Toscana sulla base dei prezzi medi rilevati a Firenze tra novembre 2021 ed aprile 2022 dall'Ossservaprezzi del Mise. Al primo posto l'olio di semi di girasole, che ha registrato un'impennata del 59%. Seguono i principali prodotti di prima necessità: il latte fresco, con un 13%, il burro, terzo a +11%, il pane fresco al +10%. Seguono la vaschetta di gelato (+9%), la passata di pomodoro (+8%) e la mozzarella di latte (+5%).

"Situazione insostenibile, pagheranno le piccole imprese", l'allarme di Confartigianato Imprese Firenze

Non sono solo le famiglie in difficoltà. Le piccole imprese del territorio sono ormai in debito di ossigeno. “È necessario affrontare subito l'emergenza dei rincari di energia e gas perché la situazione sta sfuggendo di mano”. A dirlo è il segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze, Jacopo Ferretti, in riferimento agli aumenti di elettricità e gas. Per l'elettricità il rincaro in Italia è pari al +23,8%, a fronte del +2,1% di Francia e Germania.

“In Toscana - continua Ferretti - i dati sono purtroppo in linea con quelli nazionali. È necessario mettere un tetto al prezzo del gas. Serve un intervento rapido, altrimenti le aziende italiane ben presto saranno in ginocchio. In Toscana abbiamo un consorzio, Multienergia, che sta dando un contributo concreto: in parte il consorzio è riuscito ad ammortizzare gli aumenti. Naturalmente non sono stati azzerati, ma è comunque uno strumento di Confartigianato per artigiani, commercianti e famiglie”. “È ovvio – conclude - che serve poi un intervento centrale: da questo punto di vista è giusto chiedere l'annullamento degli oneri generali del servizio elettrico anche per il terzo trimestre di quest'anno. Salvare le imprese significa salvare il lavoro di migliaia di persone, evitare problemi a tante famiglie: il tempo delle parole è finito”.