La contesa di Piombino, "Nave gas irrinunciabile". Calenda nell’arena coi comitati

Il leader di Azione dialoga in città con sindacati , abitanti e oppositori al progetto. Siparietto al porto: un’attivista gli mostra uno striscione con scritto ‘Vattene’, lui scende dall’auto e si mette a discutere

Piombino (Livorno), 8 settembre 2022 - Carlo Calenda è un politico anticonformista. E’ a favore del rigassificatore e sceglie come tappa della sua campagna elettorale la città che è scesa in piazza per dire no all’impianto. Calenda lo fa alla sua maniera, prima fermandosi a prendere un caffè in piazza Costituzione parlando con la gente e poi al porto senza sottrarsi al confronto, diretto (ma civile), con due attiviste dei comitati del no. Una apre un piccolo striscione con la scritta ’Calenda vattene’. Lui scende dall’auto diretta alla banchina dove sarà ormeggiata la Golar Tundra (la nave rigassificatrice) e si mette a parlare con la signora che tira fuori la Costituzione e gli legge gli articoli su salute e sicurezza.

"Ma il rigassificatore – spiega Calenda – non è pericoloso, in sessant’anni non ci sono stati incidenti, dobbiamo farlo perché altrimenti non avremo energia per l’Italia". "Piombino è una città ferita da tante vicende industriali e post industriali, capisco che gli abitanti siano arrabbiati perché si sentono abbandonati dalla politica nazionale – commenta il leader di Azione – il rigassificatore però è un’opportunità, e le compensazioni sono aspetto fondamentale, per la città, il porto e anche per l’industria. A Melendugno in Puglia quando si fece la Tap (il gasdotto che assicura una quota importante di gas dall’Azerbaigian, ndr) non le accettarono e oggi le chiedono".

E ancora: "A Piombino ci sono le condizioni per farlo in fretta. Alla fine il rigassificatore si farà, per questo è opportuno non perdere le compensazioni. Oggi sono qua a spiegare tutto questo, mi sono fermato a parlare in piazza con alcuni cittadini, ho incontrato i portuali, i sindacati, i comitati contrari. Avevo chiesto di fare un confronto pubblico con il sindaco Ferrari di Fratelli d’Italia. Bisogna venire qua a parlare e spiegare ai cittadini perché la cosa va fatta".

Francesco Ferrari interpellato da La Nazione risponde: "Se Calenda vuole fare un confronto con me sono disponibile, ma non in piazza, perché non ho interesse a dare visibilità a un candidato in campagna elettorale. Possiamo parlare in Comune e gli spiegherò le ragioni per cui siamo contrari".

Ma, al di là di queste schermaglie, la giornata di Calenda a Piombino è contrassegnata da un confronto intenso con cittadini e rappresentanti di lavoratori e imprese. "La nave è fondamentale – ripete dalla banchina – porta 5 miliardi di metri cubi di gas, quasi il 10%, quello che potrebbe mancare. Abbiamo tempi strettissimi, dobbiamo scegliere la località, i rigassificatori sono gli impianti più sicuri in assoluto, l’impatto sull’ambiente marino è nullo, non c’è possibilità di intaccare le itticolture. E’ sicuro, necessario e bisogna farlo presto. Siamo in una fase di emergenza, poi la nave sarà spostata al largo. Giani non faccia melina". In realtà, replica subito il presidente della Regione, la procedura per installare l’impianto è in pieno svolgimento. Dopo il progetto presentato da Snam e le osservazioni di cittadini ed enti, il 19 settembre si aprirà la conferenza dei servizi per l’esame del piano e delle integrazioni. Un tavolo organizzato dal commmissario di governo Eugenio Giani che si concluderà entro il 27 ottobre. A quel punto se ci sarà un esito positivo potranno partire i lavori e Snam ha assicurato che a marzo del 2023 la nave sarà in porto, operativa dal mese successivo. "E’ importante avere questa nave – spiega ancora Calenda – per poter affrontare la seconda parte del 2023, altrimenti dovremo razionare il gas, questo deve essere chiaro. La città di Piombino inoltre ha bisogno di energia se vuole rilanciare le acciaierie e tutto il tessuto produttivo. Avere un rigassificatore in porto consente di avere energia a prezzi competitivi e uno sconto in bolletta per i piombinesi".