Rigassificatore Piombino, riflettori sui tempi. Trenta pareri per il via libera

Giani annuncia: "Il 19 settembre il punto sulle osservazioni degli enti"

Una delle piattaforme italiane per l’operazione gas alternativo dalla Russia

Una delle piattaforme italiane per l’operazione gas alternativo dalla Russia

Piombino, 10 agosto 2022 - "Si richiede a Snam di rettificare la tempistica" della concessione demaniale per la messa in funzione del rigassificatore di Piombino, "riportandola a 3 anni e, al commissario, un definitivo chiarimento sulla durata della richiesta di concessione, avvisando fin da ora che, in mancanza di quanto suddetto, questa amministrazione non potrà che emanare un motivato parere negativo". Così Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale in un documento indirizzato al commissario per il rigassificatore, Eugenio Giani, e al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Nella richiesta originale allegata al progetto presentata da Snam, si parla di una concessione venticinquennale. Richiesta dei 25 anni già respinta da Giani che poi ha ricevuto una successiva lettera di Snam con una richiesta di concessione non inferiore a tre anni in attesa di una successiva collocazione della nave, progetto al quale Snam sta già lavorando.

Ormai ogni giorno fioccano le osservazioni sul progetto presentato da Snam per installare una nave rigassificatrice, la Golar Tundra, nel porto di Piombino. Interventi dell’Autorità di porto che chiede anche chiarimenti sulla sicurezza e sulle eventuali interferenze con le attività di Pim concessionaria della banchina, i traffici commerciali e passeggeri, di Arpat sull’impatto delle emissioni e rilascio in mare di sostanze, di altri enti sulla compatibilità, rispetto ad altre infrastrutture, della tubazione che sarà realizzata dal porto all’innesto con la rete nazionale.

Ma tutte queste osservazioni dimostrano che il progetto non è stato accuratamente preparato? No, ribatte il commissario per l’opera e presidente della Toscana Giani, "è la normale procedura all’insegna della trasparenza, tutti i documenti verrano valutati e ascolteremo le integrazioni". Sul rigassificatore di Piombino, chiarisce ancora Giani, "c’è un iter che è partito con la richiesta a 30 enti di esprimersi e da qui al 19 settembre, i 30 enti che devono esprimere il parere ce lo stanno facendo pervenire. Mano a mano che completano il loro parere, noi lo recepiamo. È inutile che mi metta a commentarli uno per uno. Il 19 settembre inizieremo una conferenza dei servizi in cui prenderemo atto di questi pareri e saranno valutati in sede tecnica per continuare ad approfondire attraverso le controdeduzioni. Il 29 ottobre è il termine per rilasciare l’autorizzazione – ha ricordato ancora Giani –. Oggi siamo in una fase transitoria fino al 19 settembre quando faremo il check-up perché avremo tutti i pareri dei 30 enti abilitati a darlo". Il presidente ha anche annunciato di aver avviato un colloquio con Enel Green Power per un grande impianto di energia rinnovabile (fotovoltaico ed eolico) nelle aree industriali non più utilizzate dalle Acciaierie.

Dal punto di vista politico c’è da registrare un ’aggiornamento’ della posizione di Fratoianni (Sinistra Italiana) che dopo l’alleanza elettorale con il Pd, ha chiarito che la via maestra sono le rinnovabili, ma nel periodo della transizione ecologica i rigassificatori possono essere fatti. In Toscana alla schiera dei sì si aggiunge poi la deputata toscana di Forza Italia, Erica Mazzetti.