
Il momento della deposizione della corona da parte del Comune di Firenze
Firenze, 4 agosto 2021- Sono trascorsi ormai 27 anni dal lontano 4 agosto del 1994, quando Firenze e l'Italia tutta salutavano lo statista fiorentino Giovanni Spadolini, strappato alla vita da un male incurabile. Giornalista, appassionato di cultura, uomo delle Istituzioni.
In occasione dell'anniversario della scomparsa, questa mattina il Comune di Firenze ha deposto una corona in memoria sulla tomba dove riposa, nel Cimitero delle Porte Sante di San Miniato al Monte. Ad intervenire sono stati prima di tutto numerosi amici, l’Abate di San Miniato Dom Bernardo Maria Gianni e i rappresentanti delle istituzioni cittadine e regionali: il Presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani -in rappresentanza anche del Sindaco-, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il Presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ceccuti, e – per la famiglia – Maria Donata Spadolini.
Davanti al Gonfalone della città, dopo l’esecuzione del “Silenzio”, Dom Bernardo ha sottolineato il valore universale del messaggio di Spadolini, mentre Luca Milani ha portato l'attenzione sull’impegno per Firenze, la sua storia e la valorizzazione in campo internazionale da parte del Professore. Eugenio Giani ha descritto il senso dello Stato e i valori culturali e politici dello statista. Maria Donata Spadolini ha sottolineato la sensibilità che Spadolini manifestava per l’arte, mentre Cosimo Ceccuti ha voluto ricordare l’attenzione che la Fondazione da lui creata e che porta il suo nome, dimostra ogni giorno verso i giovani.
"Ne è scaturito un ritratto vivo di Spadolini -sottolinea Ceccuti-, la cui vicenda umana ci insegna ad affrontare con forza e determinazione le difficoltà di una vita senza cedimenti, pur nella consapevolezza di essere talvolta una voce di minoranza: sempre fedele tuttavia ai principi e valori propri dello “spirito repubblicano” della sua formazione".