Riaperture, l’ultima speranza è una lettera al governo

Rossi al ministro Patuanelli: "Da cantieristica, marmo, oro e moda dipende il 30% del Pil della nostra regione"

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Firenze, 25 aprile 2020 - Fino all'ultimo ci vuole credere, vuole sperare che lo spiraglio di riapertura anticipata del 27 aprile per i distretti dell'eccellenza toscana permetta ai cancelli di spalancarsi lunedì per tremila aziende esposte alla crisi e alla concorrenza dell’export. Così ieri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha preso carta e penna ed ha scritto al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli per chiedere la deroga per la Toscana. E in particolare per i settori “esposti maggiormente alla competizione internazionale“ come la cantieristica navale, il settore del marmo e dell'oro, il settore moda e abbigliamento a cui è legato il comparto conciario e tessile.

Rossi rilancia nella lettera al ministro la proposta sottolineando la “massima sicurezza“ e l'effettuazione di “ due turni di lavoro“. Rossi non ha mancato di ricordare a Patuanelli che da questi settori dipende “più del 30% del Pil della Toscana. Rossi ha dato garanzie anche sul piano dei contagi ricordando che “la sanità toscana non presenta ormai problemi particolari e gli ospedali sono pressoché vuoti“.

Il governatore ha allegato i dati dell’Agenzia regionale sanitaria che dice che l’epidemia perde forza, i nuovi casi positivi da giorni sono sotto 100, l’incidenza è crollata. E ancora sottolinea che dal 31 marzo la Toscana ha diminuito i casi positivi del 60% contro il 36% della Lombardia, il 50% dell’Emilia. Adesso Rossi aspetta un segnale dal governo e una risposta dal ministro. E in tv venerdì pomeriggio aveva sottolineato a la7: “Se mi aprono l'Umbria o la Basilicata che sono oramai a uno o due casi al giorno non mi preoccupo. Se invece riaprono tutte le Regioni nello stesso giorno potrebbe diventare un grandissimo problema. Mi sento meno esuberante di De Luca e con il governo sono stato leale e continuo a esserlo” ha aggiunto confidando che lo spiraglio si allarghi e il 27 aprile possa segnare la liberazione delle aziende dei distretti toscani.

Nel frattempo con una nuova ordinanza Rossi ha permesso al settore conciario di Santa Croce sull'Arno di poter tornare nelle fabbriche del conciario per la manutenzione, possibilità che è stata accolta con favore da imprenditori e sindaci della zona.

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