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Realizzare il sogno di diventare attore? Il teatro di Rifredi cerca giovani

Per partecipare alle audizioni occorre avere tra i 18 e 25 anni: ecco come fare domanda

Teatro di Rifredi

Firenze, 14 gennaio 2021 - Per i prossimi progetti produttivi, il teatro di Rifredi ricerca giovani attrici e attori di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Le audizioni, presiedute da Angelo Savelli, Luisa Cattaneo ed Edoardo Zucchetti, si svolgeranno lunedì 1 e martedì 2 febbraio proprio al teatro di Rifredi. In ottemperanza alle norme anti Covid è possibile partecipare solo previo appuntamento. Le domande, con foto ed eventuale curriculum, devono essere inviate entro e non oltre mercoledì 27 gennaio a: [email protected].

Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi Centro di Produzione Teatrale Firenze, cenni storici. Nella primavera del 1976, il toscano Angelo Savelli, appassionato di teatro popolare, proveniente dal "Granteatro" di Carlo Cecchi, e Pino de Vittorio, giovane cantante pugliese passato poi con Roberto De Simone, decidono di fondare a Firenze la “compagnia di musica e teatro popolare Pupi e Fresedde”, coinvolgendo un gruppetto di giovani e talentuosi artisti d’origine meridionale. Successivamente Angelo Savelli, nei più di trent’anni d’attività della compagnia, ne rappresenterà la continuità e l’identità artistica, scrivendo e dirigendo la grande maggioranza degli spettacoli del gruppo. Il battesimo del gruppo avviene nel marzo 1977 con lo spettacolo “La terra del rimorso”, ospitato da Andres Neumann all’interno della prestigiosa programmazione del Teatro Rondò di Bacco in Palazzo Pitti, ed è immediatamente accompagnato da una serie d’inviti internazionali (tra cui quello alla Chapelle de la Sorbonne di Parigi) e da una lunga permanenza negli Stati Uniti, dove produce insieme al Bread and Puppet "La ballata dei 14 giorni di Masaniello" di Peter Schumann. Questo primo periodo della storia della compagnia, che culmina nel 1980 con un’importante produzione per la Biennale Teatro di Venezia, diretta da Maurizio Scaparro, è caratterizzato da spettacoli che coniugano folklore meridionale ed antropologia, mondo popolare e psicoanalisi. La musica dal vivo, il canto, la danza, il dialetto, il rapporto con la cultura meridionale sono gl’ingredienti privilegiati della poetica del gruppo. Già dai suoi primi anni d’attività, la compagnia instaura alcune fondamentali collaborazioni artistiche destinate a segnare con la loro inconfondibile cifra stilistica molti dei più importanti spettacoli della sua lunga storia. E’ il caso di quella con il musicista Nicola Piovani, a cui dal 1989 si aggiungerà quella con il musicista francese Jean Pierre Neel; o quella con il pittore e scenografo Tobia Ercolino che siglerà tutti gli spettacoli del gruppo fino al 1994, quando passerà il testimone a Mirco Rocchi. Nel 1980 la compagnia si trasforma in cooperativa, con sede presso il piccolo teatro di Settignano sulle colline fiorentine, e acquista una decisa spinta propulsiva sul piano gestionale grazie all’arrivo di Giancarlo Mordini, che poi, nel 2000, ne diventerà anche il direttore artistico. Sul piano stilistico, l’arrivo dell’attore napoletano Gigio Morra consente ad Angelo Savelli di sviluppare nelle proprie creazioni il modello comico/musicale dell’Opera Buffa napoletana. E’ così che viene realizzato il più fortunato spettacolo di Pupi e Fresedde: "Il convitato di pietra ovvero Don Giovanni e il suo servo Pulcinella", prodotto dal Festival Inteatro di Polverigi e rappresentato con enorme successo per più di trecento repliche in 8 nazioni europee, aggiudicandosi anche il primo premio al Festival Internazionale di Sitges in Spagna. Nel 1984 la Casa Usher ne pubblica il testo accompagnandolo con alcuni interventi di Giuliano Scabia, Paolo Puppa e Siro Ferrone. E’ questo il periodo delle grandi avventure internazionali e delle lunghissime tournées, da Salisburgo a Londra, da Amsterdam a Glasgow, da Bruxelles alle Isole Canarie, dal Theatre de l'Est Parisien alla Schauspielhaus di Amburgo. Questo grazie anche al convinto sostegno del direttore dell’O.N.D.A. di Parigi Philippe Tiry. Così Pupi e Fresedde è tra le pochissime compagnie italiane ad avere l’onore di essere prodotta dal prestigioso Festival di Avignone, per il quale nel 1984 realizza “L’amore delle tre melarance”, appositamente scritto da Vincenzo Cerami. E nel 1986 è il Festival di Madrid a produrre "Plauto in farsa" che resterà in cartellone per tre anni in Spagna, Italia, Francia, Belgio e Austria. Nel 1986 la cooperativa si scioglie e, contemporaneamente, con l’ingresso di Francesco De Biasi nella gestione organizzativa e produttiva e con il trasferimento della sede presso i locali della storica Società di Mutuo Soccorso di Rifredi, nasce il nuovo ente “Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi”, tutt’ora operante. Inizia così il terzo, più lungo e complesso, periodo della storia del gruppo. La residenza al Teatro di Rifredi spinge la compagnia a consolidare il radicamento su Firenze e, al tempo stesso, a calibrare le proprie produzioni su spettacoli più consoni alle esigenze del panorama teatrale nazionale, trovando approdo in prestigiosi teatri e ottenendo anche nel 1993 il Premio Nazionale della Critica Teatrale per la sua dinamica e originale attività di produzione, promozione ed ospitalità. Da questo momento l’attività della compagnia si svilupperà lungo tre filoni principali. Nel 1989 Pupi e Fresedde ottiene il patrocinio della Missione per il Bicentenario della Rivoluzione Francese per "Figaro, o le disavventure di un barbiere napoletano", uno spettacolo bilingue italo francese realizzato in collaborazione con la compagnia Theatre de La Carriera di Arles. La stagione 1993/94 getta le basi per un ampio ed articolato progetto che intende sostenere sia la rivisitazione del grande patrimonio linguistico, teatrale e letterario toscano, che le novità del suo ricco panorama creativo contemporaneo. L’acquisizione di una sede stabile rappresenta per la compagnia l’occasione per aprirsi ad altre realtà fiorentine e toscane. Dal 1994 la compagnia avvia per la prima volta un’originale attività per i bambini, inaugurata con il fortunatissimo “Il giornalino di Gian Burrasca” e dedicata alle storie toscane per l’infanzia, da Boccaccio a Collodi. Parallelamente prendono il via una serie d’innovativi progetti specificatamente pensati, sia sul piano didattico che su quello della comunicazione, per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori (“L’arte della commedia”, “Teatro e Letteratura”, “Teatro ed impegno civile”), i quali in pochi anni raggiungono inusitati livelli di partecipazione e gradimento che spingono la compagnia a pensare a questa attività come ad uno dei pilastri portanti del proprio progetto artistico, costituendo per l’occasione anche un’apposita ed agguerrita “compagnia dei giovani”, dalle cui fila usciranno poi molti esordienti di successo. Proprio grazie al qualificato e capillare lavoro per i giovani ed ad un consolidato assetto gestionale, a cui dà un determinante contributo la nuova amministratrice Rita Polverini, nel 2003 la compagnia ottiene dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali la qualifica di Teatro Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù. Contemporaneamente la Regione Toscana inserisce la compagnia tra gli Enti di Rilevanza Regionale.A seguito di questi importanti riconoscimenti, l’attività per le giovani generazioni si amplia e si consolida, sia sul fronte del teatro per i ragazzi - che si arricchisce del nuovo progetto “Il teatro educato” con spettacoli dedicati alle tematiche della tolleranza religiosa, del riciclaggio dei rifiuti, dell’educazione stradale e del risparmio idrico ed energetico - sia sul fronte del teatro per i giovani con il nuovo ed innovativo progetto “Scienza e teatro” che crea grande curiosità e numerosi inviti in molte città italiane. Mentre una nuova schiera di giovanissimi artisti si sta affacciando all’interno dei molteplici progetti creativi della Compagnia, Pupi e Fresedde a 40 anni dalla sua fondazione si conferma oggi come una delle strutture di produzione più solide e dinamiche di Firenze e della Toscana. Proprio per questo nel 2015 Pupi e Fresedde riceve dal Ministero dei Beni Culturali l'importante qualifica di Centro Nazionale di Produzione Teatrale. Inizia una nuova fase della storia della Compagnia caratterizzata, anche, dall'inizio di una più stretta collaborazione con due importanti artisti di livello nazionale: Antonella Questa e Ciro Masella.

Maurizio Costanzo