
La professoressa Patrizia Caprelli
Foligno (Perugia), 21 luglio 2022 - "Amateli gli alunni , come fossero vostri figli", scriveva Maria Montessori, forse la più celebre pedagogista italiana. E Patrizia Caprelli, ex docente di conversazione inglese, in pensione dallo scorso anno, ha preso proprio alla lettera l’indicazione dell’educatrice e neuropsichiatra di Chiaravalle. Sì, perché la professoressa Caprelli, con trent’anni di insegnamento all’attivo e migliaia di studenti di cui in tre decenni si è presa cura, tra le aule, calcate per una vita intera, ha lasciato il cuore.
Senza figli, ma con il ricordo vivido di alunni che diventavano ogni volta la sua famiglia, Caprelli, fortemente cattolica e un appassionato impegno nel volontariato, ha deciso di donare mille euro all’Istituto Tecnico “F. Scarpellini“ di Foligno, diretto dalla preside Federica Ferretti, per l’istituzione di una borsa di studio, con cadenza annuale, in favore dei due studenti più meritevoli della scuola.
Un sussidio vincolato sia alla media scolastica che, in caso di pari merito, alla condizione socio-economica dei beneficiari.
Professoressa, cominciamo da qui, da questa sua donazione. Come le è nata questa idea?
"Ho pensato ai tanti studenti che ho incontrato e a quanti di loro nel tempo avrei voluto aiutare. E allora mi sono detta, perché no? Ho contattato la scuola e offerto 1000 euro ai due alunni più bravi dell’istituto".
Così…
"Così, al termine delle lezioni, a giugno, non ho mai alcun dubbio e invece di prenotare sdraio e ombrellone preferisco dare il mio piccolo contributo ai ragazzi che hanno dimostrato nel corso dell’anno di essersi impegnati e aver raggiunto eccellenti livelli di competenze".
Che valore ha questa sua iniziativa?
"Si tratta di un’iniziativa di sostegno al merito che permette ai ragazzi, anche a quelli che versano in condizioni svantaggiate, la prosecuzione degli studi. Dono ai giovani la libertà di seguire i propri sogni. In fondo sono i piccoli gesti a fare la differenza. A cambiare il mondo".
Professoressa Caprelli, che rapporto ha con il denaro?
"Il denaro è un mezzo per essere felici o per rendere felice qualcun altro. Non è mai un fine".
Torniamo un pochino indietro. Che famiglia è stata la sua?
"Papà tornitore, mamma casalinga, una sorella. I miei genitori si sono trasferiti in Canada all’inizio degli anni Cinquanta e io sono nata e cresciuta a Toronto. La nostra è stata una famiglia unita, affettuosa, pronta a sostenere i figli".
Lei è stata aiutata?
"In un certo senso sì. Per quanto riguarda l’accesso all’istruzione non ricordo d’aver mai avuto
problemi o difficoltà. La cultura in casa è sempre stata importante".
Mi pare di capire che è un modo di restituire quel che la vita le ha dato…
"Proprio così".
Che cosa salverà il mondo, professoressa?
"La capacità di amare. E non chiedere niente in cambio".
Cosa vuol dire ai ragazzi che riceveranno la borsa di studio?
"Di non smettere mai di crederci".
Ha già prenotato le vacanze?
"Per ora ho fatto il bonifico alla scuola".