
stazione
Arezzo, 4 giugno 2025 – Mobilità in Valdarno a rischio: no allo spostamento dei treni regionali sulla Linea Lenta Il Movimento Consumatori Toscana APS sostiene i pendolari e chiede alla Regione un confronto immediato Il Movimento Consumatori Toscana APS esprime piena solidarietà al Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, dopo la denuncia relativa alla volontà di RFI di deviare i treni regionali dalla Direttissima alla Linea Lenta a partire dal prossimo dicembre. Una decisione grave, annunciata dalla Regione Umbria, che avrebbe ricadute pesantissime su migliaia di cittadini che ogni giorno si spostano per lavoro, studio e necessità familiari tra Arezzo, il Valdarno e Firenze. La Regione Toscana non può restare in silenzio: il Presidente Giani e l’Assessore Baccelli devono immediatamente chiarire se fossero al corrente di questa ipotesi e, soprattutto, quali azioni intendano intraprendere per tutelare il diritto alla mobilità dei cittadini toscani. Non è accettabile apprendere notizie così impattanti da comunicati di altre Regioni. Deviare il traffico passeggeri sulla Linea Lenta significa allungare ulteriormente i tempi di percorrenza, già oggi insostenibili per molti utenti a causa di ritardi, disservizi e frequenti guasti. La conseguenza concreta è la negazione del diritto costituzionale alla mobilità, un diritto fondamentale che deve essere garantito soprattutto a chi non ha alternative all’uso del treno. Inoltre, con un’A1 spesso congestionata da incidenti e traffico intenso, penalizzare ulteriormente il trasporto ferroviario significa spingere i cittadini verso l’auto privata, con conseguenze negative su ambiente, sicurezza stradale ed equilibrio sociale. L’Italia e l’Europa spingono per agevolare la mobilità dolce: scegliere invece di rallentarla è un controsenso inaccettabile. In un momento in cui si parla di nuovi treni regionali Pop 200 capaci di viaggiare a 200 km/h, appare anacronistico e irrazionale il progetto di spostare i treni su una linea più lenta e meno performante. Il Movimento Consumatori Toscana APS chiede con urgenza alla Regione Toscana: • di convocare un tavolo tecnico con le associazioni di pendolari e i rappresentanti dei consumatori, prima che venga approvato l’orario di dicembre 2025; • di garantire massima trasparenza sulle scelte in corso e sugli scenari futuri; • di difendere attivamente il servizio ferroviario regionale, invece di accettarne il ridimensionamento. Non c’è più tempo da perdere: ogni giorno migliaia di pendolari si alzano prima dell’alba per andare al lavoro o a scuola. Se davvero si vuole difendere la Toscana dei territori e dei diritti, allora si parta dai bisogni concreti delle persone. Bloccare la Direttissima significa bloccare una parte del Paese.