La narcos cinese. Duro colpo alla banda grazie a un pentito: due donne sono le boss

La cellula madre nella città toscana e quella satellite nella capitale. L’operazione: in carcere 19 persone tra orientali, italiani e greci. Giro di metamfetamine e accuse di sfruttamento della prostituzione

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Prato, 25 marzo 2023 – Una banda criminale con sede a Prato e una succursale a Roma dedita a narcotraffico e sfruttamento della prostituzione. Il tutto gestito da due donne cinesi che erano a capo dell’organizzazione smantellata dalla Dda di Roma in seguito alle dichiarazioni di un pentito, anche lui cinese. E quest’ultima è la novità che arriva dalla complessa indagine dei carabinieri di Roma che ha portato dritto a Prato dove c’è la comunità cinese più grande di Italia rispetto alla popolazione residente e spesso centro privilegiato dei traffici illeciti di cittadini di origine orientale. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del nucleo operativo di Roma Centro che ieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza firmata del gip di Roma eseguendo 47 misure cautelari fra Toscana, Lazio e la Grecia nei confronti di cinesi, filippini e italiani (19 sono finiti in carcere, 16 ai domiciliari e 12 sono hanno il divieto di dimora).

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico nazionale e internazionale di sostanze stupefacenti, esclusivamente metamfetamina, e associazione per delinquere dedita allo sfruttamento della prostituzione. Il gip ha accolto le richieste avanzate dalla Dda di Roma nell’ambito di un’indagine condotta, da settembre 2021 a luglio 2022, dai carabinieri che hanno raccolto e sviluppato le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia cinese. Un caso più unico che raro – hanno sottolineato gli investigatori – in quanto difficilmente i cinesi sono propensi a parlare, anzi, solitamente la comunità è molto chiusa in se stessa e omertosa.

Grazie alle dichiarazioni del pentito, i carabinieri hanno raccolto "gravi elementi indiziari sull’esistenza di una solida struttura criminale di tipo associativo", gestita da cinesi, attiva nel traffico nazionale e internazionale di metamfetamine (shaboo, yaba, ketamina) e dedita allo sfruttamento della prostituzione. 

Il pentito era stato "più volte arrestato per traffici illeciti di shaboo ed era ben inserito nelle relative dinamiche delinquenziali", scrive il gip nell’ordinanza. Il pentito ha dato "alla Procura dettagli che si sono dimostrati importanti, coerenti, precisi e puntuali sui meccanismi di funzionamento e gestione del mercato dello shaboo - aggiunge il gip - indicato dal collaboratore come un business di esclusiva pertinenza della criminalità organizzata cinese che vive in Italia".

La struttura criminale federativa, aveva la "cellula madre" a Prato e una "satellite" a Roma. A capo dell’organizzazione c’erano due donne che imponevano agli affiliati rigide regole di comportamento.

Le indagini hanno confermato come il sodalizio criminale detenesse un posto privilegiato nell’orbita delle associazioni dedite al traffico di stupefacenti poiché specializzata nell’importazione e distribuzione di droghe sintetiche. 

Il gruppo contava su un canale di approvvigionamento con la Grecia dove due connazionali (destinatari di mandato d’arresto europeo) erano capaci di far arrivare in Italia ingenti quantitativi di stupefacente attraverso corrieri, imbarcati su voli di linea, oppure tramite spedizioni postali internazionali: emblematico è un pacco intercettato dai carabinieri, destinato a Roma da Atene, con un peluche incartato in una confezione dotata di doppio rivestimento oppure un altro, in transito in Germania, all’interno del quale le autorità tedesche hanno rinvenuto dello shaboo nascosto in alcune confezioni di alimenti. Seguendo gli spostamenti dello stupefacente, gli inquirenti hanno accertato che parte della droga non veniva rivenduta ma era usata dalla cellula romana per rifornire una discoteca nella periferia sud-est della capitale all’interno della quale c’era una vera e propria "casa d’appuntamenti", gestita dallo stesso sodalizio ed accessibile solo a clienti cinesi.