REDAZIONE CRONACA

Payback, Giani ha incontrato la categoria dei fornitori ospedalieri

Fifo: "Il presidente della Regione si è impegnato ad attenzionare la questione all’assessorato alla sanità regionale, dal quale saremo chiamati, e a riferire al governo"

Da sinistra Franco Marinoni, Massimo Rambaldi, Eugenio Giani, Aldo Cursano, Simone Innocen

Firenze, 12 gennaio 2023 - Vista l’approvazione del Dl Sanità, con oggetto la proroga del payback applicato ai dispositivi medici al 30 aprile, Fifo Sanità Confcommercio (Federazione Italiana Fornitori Ospedalieri), aveva chiesto con massima urgenza l’istituzione di un tavolo tecnico per il superamento della norma per evitare, altrimenti, una crisi imminente del settore e dell’intero Sistema Sanitario Nazionale. In Toscana da tempo aveva chiesto anche un incontro col presidente della regione Eugenio Giani, che si è tenuto nella serata di ieri, mercoledì 11 gennaio.

L’incontro - al quale hanno partecipato Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana, Massimo Rambaldi presidente Asfo Sanità (Fifo), Aldo Cursano presidente Confcommercio Toscana, Simone Innocenti, imprenditore colpito dal payback - è servito a chiarire le posizioni, spiegano dal Fifo Sanità Confcommercio.

“Da parte sua il presidente Giani si è impegnato ad attenzionare la questione -  sottolineano da Fifo e ha detto che saremo contattati dal suo staff e dall’assessorato alla sanità regionale al quale sottoporrà la situazione. Giani si è inoltre impegnato a riferire la grave situazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

Al tavolo non sono mancate le testimonianze concrete, come quella di Simone Innocenti, imprenditore presso Esse Chirurgica, che ha spiegato: “Se su un fatturato di 2 milioni e mezzo sono chiamato a pagare 2 milioni, è chiaro che il giorno dopo aver pagato mi tocca venire qui e portare le chiavi, perché la mia azienda è fallita”.

È stata analizzata anche l’ipotesi di un pagamento a rate: “Anche su questa ipotesi abbiamo portato un dato concreto – fanno sapere da Fifo – quella di un’azienda che sarebbe costretta a rateizzare la somma in 18 anni, senza conseguire utili per tutto questo tempo: anche in questo caso si tratta di un’operazione insostenibile”.

Il dispositivo legislativo del payback – è stato spiegato - condanna a morte tutto il comparto di distribuzione italiano composto da più di 4.000 aziende, di cui circa l'80% sono micro, piccole e medie imprese. La norma mette a rischio la sostenibilità delle imprese perché colpisce il fatturato, chiedendo, peraltro, di ripianare cifre senza tenere conto dell'Iva e delle tasse che sono già state versate. E il fallimento di molte aziende avrà conseguenze per tutti i cittadini, oltre a tradursi in mancate forniture agli ospedali.

“Il presidente Giani ci ha ascoltato – fanno sapere da Fifo - ha preso atto di questa situazione e si è dimostrato molto disponibile. Dopo l’incontro siamo fiduciosi per il futuro, ora attendiamo di essere contattati per l’incontro con l’assessorato alla sanità regionale”.

Maurizio Costanzo