PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Mugello, 80 posti di lavoro a rischio: "Salvare la fabbrica dei marroni"

Deciso il presidio permanente contro lo spostamento a Bergamo dell'attività dell'Ortofrutticola di Marradi. Assemblea con le istituzioni

Il sindaco metropolitano Nardella al presidio dell'Ortofrutticola del Mugello (Germogli)

Marradi (Firenze), 30 dicembre 2021 - Presidio permanente davanti allo stabilimento: è la decisione, votata all’unanimità dai lavoratori dell’Ortofrutticola Mugello di Marradi -che occupa un'ottantina di persone-, come prima risposta alla decisione di chiudere l’attività nel paese dell’Alto Mugello e di trasferirla, già dal prossimo 30 gennaio, nel Bergamasco, dove ha sede la proprietà dell’Ortofrutticola, la Italcanditi, a sua volta controllata da un Fondo d’investimento. Un’assemblea preoccupata ma anche molto decisa.

Lo sottolinea Andrea Piccini, della Fai Cisl: «Assemblea molto positiva e positiva è stata la presenza di tutte le istituzioni. E si è deciso tutti insieme di tenere accesi i riflettori su questa vicenda perché rappresenta una questione importantisisma per tutto il territorio». C’erano infatti, insieme al sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, il sindaco metropolitano di Firenze Dario Nardella e la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi.

«È inaccettabile che la fabbrica di Marradi possa essere delocalizzata senza una motivazione – ribadisce Nardella-. È una azienda che va molto bene, ha mercato, la filiera del marron glaces è di altissima qualità, è un prodotto che ha mercato. La Città Metropolitana di Firenze farà tutto quello che è nelle proprie possibilità, accanto alla Regione e al Comune di Marradi perché questa decisione venga assolutamente annullata». E il sindaco di Firenze specifica: «Chiederemo - ha aggiunto Nardella - un confronto diretto con la proprietà Italcanditi e con l'ad Goffi. E vogliamo sapere se Investindustrial, il fondo industriale che ha acquistato non molto tempo fa il 70% di Italcanditi, guidato da un italiano, Andrea Bonomi, conferma questa decisione. Vogliamo sapere se lo stesso Bonomi è consapevole delle conseguenze sociali, economiche e politiche che una decisione del genere potrebbe scatenare. Il confronto con la proprietà per noi è indispensabile». Una proprietà che finora a Marradi i dipendenti non hanno mai visto né incontrato.

«Se qualcuno ha sottovalutato e fatto degli errori gli chiediamo di tornare indietro, il nostro paese vale di più», dice il sindaco Triberti. Che si prepara a stare accanto ai lavoratori durante il presidio: «E facciamo un appello anche alle altre amministrazioni, ai cittadini e a tutte le realtà del nostro territorio a partecipare al presidio. E’ un furto che non si fa solo a un paese, ma a un’intera comunità, e un danno per l’idea stessa del lavoro. E da parte nostra lavoreremo su tutti i tavoli istituzionali per trovare le soluzioni, affinché non debba accadere che il nostro territorio venga derubato delle sue radici».

Sulla vicenda interviene anche il presidente della Regione, Eugenio Giani: «La chiusura della fabbrica dei marron glace, la Ortofrutticola del Mugello, a Marradi, è inaccettabile. Mi sto attivando per sapere se tale decisione può essere revocata. Non avere a Marradi, in Alto Mugello, una produzione così legata a quel territorio e fonte di sostentamento per un centinaio di lavoratori, è cosa che non si può accettare. Studieremo con l'apporto dell'imprenditoria fiorentina se ci sono soluzioni alternative alla chiusura e alla cessazione di questa produzione, soluzioni che avranno il supporto della Regione».