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Un’ora in più di sonno, ma meno luce: il giorno dell’ora solare

Sono in molti a desiderare che l'ora legale diventi definitiva. Ecco la sua storia, quando fu adottata per la prima volta e perché

Cambio dell'ora (foto Ansa)

Firenze, 29 ottobre 2023 - Oggi è il giorno del cambio dell’ora, che vede le lancette spostate indietro di 60 minuti dalle 3 alle 2. Torna infatti l'ora solare, che ci accompagnerà fino al 31 marzo 2024. Perderemo un'ora di luce al pomeriggio, mutamento che verrà riequilibrato al mattino, dato che farà chiaro più presto. Le giornate, quindi, si "accorceranno". Gli italiani godranno così di un'ora in più di sonno, pagando però lo scotto di vivere giornate con un'ora in meno di sole la sera. Termina così dopo 7 mesi l'ora legale, la variazione convenzionale dell'orario astronomico. Ogni autunno però, e quest’anno l’esigenza è ancora più forte e diffusa, sono in molti coloro che desiderano che l'ora legale diventi definitiva, e che si mantenga tutto l’anno senza tornare irrimediabilmente a quella solare.

Un'ora in più di luce significa da una parte evitare la fatica psicologica e fisica che deriva dal vivere questo cambiamento due volte l'anno, e dall’altra avere a disposizione più luce, proprio quando le giornate si accorciano, e quindi risparmiare energia sia in termini di illuminazione che di riscaldamento. Senza considerare che il nostro corpo ha bisogno di luce per andare avanti, e con l'arrivo dell'autunno ci mancano proprio le ore di luce, perché le giornate si stanno accorciando. E con il cambio dell'ora, diventano ancora più brevi.

In alcuni casi, a seconda dell'orario di lavoro, si esce di casa quando è ancora buio e quando si rientra è già di nuovo buio. In alcuni soggetti, questa totale mancanza di esposizione al sole può influenzare l’umore e l'equilibrio psicofisico, con sbalzi d’umore e irritabilità. E questo implica meno voglia di relazionarsi, un livello di concentrazione più basso e meno energia. 

A cosa serve l’ora legale? Con l'uso dell'ora legale si determina che, per un dato territorio, l'ora ufficiale dello Stato venga calcolata in anticipo rispetto all'ora solare (naturale). Le ragioni sono due: da un lato questa misura consente risparmi energetici, poiché centrando una parte rilevante delle attività durante le ore di luce solare si riduce il ricorso all'illuminazione artificiale; dall'altro i cittadini possono beneficiare di un maggior numero di ore di luce solare. 

La storia dell’ora legale. Nella storia del nostro Paese la prima adozione dell'ora legale - nata da un'intuizione di Benjamin Franklin - è datata 1916, quando fu limitata al solo periodo estivo. Fino al 1920, l'inizio fu anticipato a marzo ma per i successivi venti anni non se ne parlò più. L'ora legale tornò in auge solo nel 1940, in pieno periodo bellico, e proseguì durante la 'ricostruzione' fino al 1948: è proprio in quell'anno che lo spostamento delle lancette fu il più anticipato della storia, al 29 febbraio. Per i diciotto anni successivi l'ora solare tornò a dominare per tutti e dodici i mesi dell'anno mentre l'adozione definitiva di quella legale si ebbe nel '66, dal 22 maggio al 24 settembre. Si continuò, con inizio dell'orario estivo nella tarda primavera, fino al 1979: nel 1980 lo spostamento delle lancette fu anticipato al 6 aprile, ma dal 1981 in poi la domenica di riferimento per l'inizio dell'orario 'estivo' è sempre stata l'ultima di marzo e quella per il ritorno della 'solarità' l'ultima di ottobre. Nasce oggi Rino Gaetano nato il 29 ottobre del 1950 a Crotone. Un talento scomparso prematuramente per un incidente stradale, ingiustamente poco considerato in vita, e del quale solo più recentemente è stato riconosciuto il grande valore artistico e poetico Ha detto: “Partono tutti incendiari e fieri, ma quando arrivano sono tutti pompieri”.