Odissea infinita da pendolari: andata e ritorno con 2 ore di ritardo. «Dopo il vertice i soliti disagi»

Giovedì sera l’intercity delle 18,38 partito da Campo di Marte è arrivato con 74 minuti in più. Ieri mattina il treno delle 7,32 partito da Arezzo ha raggiunto il capoluogo 51 minuto dopo il previsto

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Arezzo, 20 aprile 2024 – Le cose non sono cambiate, anzi. Peggiorano i ritardi nella tratta aretina dei pendolari. Dalla mezz’ora standard con cui molti di quelli che devono raggiungere Firenze per studio o lavoro si sono trovati a fare i conti quasi regolarmente, siamo passati addirittura a 50 o 70 minuti di ritardo sui tempo di percorrenza. “Ieri mattina il solito Intercity 580 in partenza da Arezzo alle 7,32 è arrivato a destinazione con 51 minuti di ritardo – spiega Dimitri Abbado referente dei pendolari aretini – un treno, sempre lo stesso interessato da costanti ritardi, che sarebbe dovuto arrivare a Firenze alle 8,06 e invece ha accumulato un ennesimo clamoroso ritardo”. Ma non è l’unico treno ad impiegare più del dovuto per andare o tornare dal capoluogo di Regione. Vale anche per i convogli utilizzati dia pendolari per fare il percorso inverso e tornare a casa dopo una giornata di lavoro o studio. “Giovedì sera l’Intercity 594 per Roma Termini, ha riportato a casa i pendolari aretini partiti da Firenze con 74 minuti di ritardo”. Non si placano le polemiche di chi ogni giorno è costretto a far tardi al lavoro o rientra a casa dopo una giornata intensa con più di un’ora di slittamento sulla tabella di marcia. “Un servizio da terzo mondo” lo avevano definito i pendolari che speravano in una soluzione dopo l’ultima riunione con i vertici di Trenitalia ed Rfi ma che di fatto ha portato solo l’ennesimo malcontento. La riunione del 16 aprile scorso si è rivelata solo interlocutoria e di fatto non ha risolto i problemi quotidiani legati alla direttissima e agli inchini a cui i treni dei pendolari sono costretti in favore dell’alta velocità. “Il 3 aprile scorso l’assessore Baccelli, confermava che non vi fosse alcuna procrastinazione in relazione ai lavori volti a risolvere le problematiche esistenti sulla linea ferroviaria aretina, ma che quest’ultimi procedevano. Il 16 aprile si è tenuta la riunione alla presenza delle autorità competenti in materia, ma le soluzioni prospettate non appaiono nemmeno lontanamente risolutive dei problemi che da anni affliggono i pendolari” ha commentato il Movimento Consumatori Arezzo. “La Regione Toscana non ha capito che ha il potere-dovere di impedire che venga meno il diritto alla mobilità adottando soluzioni tempestive. Quest’ultimo facilita l’esercizio, e in alcuni casi garantisce, di un ulteriore diritto, quello al lavoro. In una società globalizzata è impensabile che i lavoratori debbano partire ben tre ore prima per sperare di arrivare in tempo a lavoro, così gli studenti e i pendolari tutti. Un assessorato ai trasporti che non riesce a far rispettare gli orari dei treni affinché si abbia un servizio efficiente e puntuale è un assessorato privo di forza. I Sindaci del Valdarno cosa propongono? Speriamo che in campagna elettorale non si inseriscano i soliti punti, fra gli altri irrealizzabili, circa il collegamento con Arezzo e Firenze con un treno ogni 10/15 minuti. Il diritto alla mobilità, è un optional, non ci fermeremo certamente a queste proposte deludenti e per niente risolutrici. In tutto ciò c’è il rischio che il prossimo 1 luglio ci siano nuovi rincari, causati dall’inflazione. In un paese normale tutto ciò è inaccettabile” - conclude il Movimento Consumatori Arezzo. Intanto Rfi annuncia nuovi cantieri: dalla mezzanotte di oggi sabato 20 alle 4:30 del 24 aprile, Rete ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, effettuerà importanti lavori di manutenzione straordinaria tra Orte e Attigliano. Le attività riguarderanno soprattutto il ponte di Giove dove i tecnici interverranno sulla struttura paraghiaia e sui binari, garantendo maggiore regolarità della circolazione ferroviaria. Inoltre saranno rinnovati i binari e risanata la massicciata sulla linea tra Orte nord e Attigliano e sulla linea Viterbo – Attigliano. Infine nella galleria di Sipicciano sarà svolta attività di manutenzione. Tali interventi, del valore di circa 4 milioni euro, vedranno impegnati circa 80 tra operai e tecnici di RFI e altre ditte appaltatrici. Per consentire lo svolgimento dei lavori la circolazione ferroviaria sarà interrotta tra Orte Nord e Attigliano con ripercussioni sulle linee Viterbo – Orte, Roma – Orte – Viterbo e Roma –Chiusi. A conclusione di questi lavori, dal 24 aprile al 2 maggio, i treni della Roma – Chiusi e della Orte – Viterbo nella tratta tra Orte e Attigliano viaggeranno precauzionalmente a velocità ridotta. Tradotto i treni in arrivo ad Arezzo da quella direzione potrebbero subire ritardi.