Firenze, nuova luce per piazza San Marco

Il sindaco Nardella: “Il nuovo impianto permette di valorizzare le opere d’arte e la chiesa. Continuiamo con operazioni che consentono più sicurezza, meno consumi e più bellezza”

Piazza San Marco, nuova illuminazione

Piazza San Marco, nuova illuminazione

Firenze, 27 gennaio 2022 - Nuova illuminazione permanente per piazza San Marco. E’ stato completato in questi giorni l’intervento di Firenze Smart che offre una completa rimodulazione e miglioramento della luce per la chiesa e altre aree della piazza. La facciata della chiesa ha adesso una luce bianca calda che permette un maggior risalto dei dettagli artistici centrali, a garantire una percezione dell'architettura di maggiore profondità, con obiettivo di sobrietà ed eleganza, in linea con lo stile neoclassico che la contraddistingue. Nuova l'illuminazione poi della statua di Manfredo Fanti (prima buia), fulcro visivo dell'asse di via degli Arazzieri per chi entra in piazza. E infine nuova luce del verde delle aiuole che demarcano simmetricamente lo spazio pedonale della piazza. L'impianto è stato realizzato con soli sette proiettori a led con luce bianca calda, selezionati con differenti ottiche ed accessori, per una potenza totale di soli 200W. “Posizionare una nuova illuminazione - sottolinea il sindaco Dario Nardella - non significa solo agire in ottica ambientale, riducendo i consumi, e di maggior sicurezza, ma è anche una una scelta culturale: adesso la chiesa e l’intera piazza potranno godere di una luce che ne valorizza e ne mette in risalto la bellezza architettonica e artistica”. “Con questa operazione - aggiunge il sindaco - continuiamo nella nostra importante operazione di sostituzione dei corpi illuminanti e di miglioramento della resa sia in centro che negli altri quartieri, per aggiungere non solo sicurezza e risparmio ma anche bellezza”. “Mio auspicio - conclude Nardella - è anche che questa nuova illuminazione aiuti tutti noi ad avere più consapevolezza della bellezza, della storia dei nostri monumenti nonché della relazione fisica e architettonica che questi hanno con il resto della città”.

Maurizio Costanzo