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Emiliano Fossi, segretario regionale Dem. A lui è indirizzata la lettera dei 18 sindaci
Firenze, 21 settembre 2023 – Si intrecciano a doppio filo le due questioni che tengono col fiato sospeso il vertice dem toscano: multiutility e piano rifiuti, piano rifiuti e multiutility. Con un comun denominatore, Alia, la società capofila del colosso dei servizi pubblici e regista di sette nuovi impianti della strategia della Toscana per l’economia circolare. Ma le due questioni si legano a loro volta a triplo filo agli scenari di possibili candidature e alleanze interne in vista delle prossime scadenze elettorali amministrative (in primis Firenze dove Sara Funaro torna in pole tra le candidate, e Prato).
Le ultime 24 ore nello scenario Pd, sempre in evoluzione, raccontano di una lettera di 18 sindaci del Pd dei Comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Scarperia e San Piero, Vicchio, Figline e Incisa Valdarno, Rignano sull’Arno, Terranuova Bracciolini, Scandicci, Lastra a Signa, Signa, Pelago, Pontassieve, Rufina, Reggello, Barberino-Tavarnelle Val di Pesa, Greve in Chianti, San Casciano: tutti insieme hanno firmato un corposo messaggio, destinatario il segretario toscano del Pd Emiliano Fossi. Nella lettera, rammaricandosi per la mancata convocazione alla riunione del vertice dem con i sindaci di Firenze, Prato ed Empoli di lunedì scorso, in cui si è congelata la quotazione in Borsa della multiutility, si sottolinea che la nuova holding è una opportunità da cogliere come espresso dai consigli comunali con un occhio di riguardo alla quotazione in borsa. "Si tratta di un documento interno" si affretta a sottolineare un primo cittadino firmatario. Balza agli occhi anche la presenza tra i sindaci di Monica Marini, guida di Pontassieve e segretario Pd provinciale fiorentino, presente in questa veste alla riunione di lunedì.
Riconferma l’opposizione a Piazza Affari la Cgil con Ie parole di Rossano Rossi, segretario generale toscano: "Bene sospendere la corsa a rotta di collo della quotazione in borsa dei servizi pubblici locali comunicata in pompa magna dal gruppo dirigente aziendale di Alia. Avevamo detto a chiare lettere che la Multiutility Toscana non poteva essere un affare di tecnocrati e che doveva intervenire la Politica. Ci hanno accusato di essere ideologici: ma ideologica è la posizione di chi, prima ancora di redigere un piano industriale, pensa alla quotazione in borsa".
Secondo la Cgil "le risorse finanziarie necessarie agli investimenti potrebbero essere reperite attraverso una diversa ripartizione delle risorse generate dalla gestione, dagli utili ai canoni di concessione; inoltre, come si fa in molte realtà toscane, si potrebbero emettere dei green bond offerti ai risparmiatori con un tasso vantaggioso, ma con restituzioni a lunga scadenza che facciano ottenere risorse rifiutando i meccanismi della finanza speculativa".
Alta tensione ancora dentro il Pd per il piano rifiuti toscano (fondamentale anche per dare slancio alla Multiutility). Si chiede a più voci la convocazione della direzione regionale dem per discutere della strategia generale sui rifiuti. Da fare prima di lunedì (convocazione della Commissione Ambiente) e di martedì (dibattito in aula). In campo diversi consiglieri regionali come il pisano Andrea Pieroni e la pistoiese Federica Fratoni che accendono i riflettori su territori virtuosi e su altri che distribuiscono i rifiuti in mezza Toscana (Firenze e dintorni), poi ci sono i sindaci come Matteo Biffoni (Prato) e Brenda Barnini (Empoli).
In serata è circolata anche la voce di una raccolta di firme per chiedere con maggiore forza la riunione della direzione. Nell’intervista alla Nazione il segretario dem Emiliano Fossi è stato esplicito: "Lunedì in commissione ambiente verrà votata l’adozione del piano e martedì il testo andrà in Consiglio regionale. Dopo l’adozione ci sarà lo spazio per le osservazioni e per la mostra discussione. Il nostro voto sarà integrato da una risoluzione che accolga gli elementi che servono a farci fare degli avanzamenti. Su questa risoluzione il gruppo sta lavorando. Il partito c’è e ci sarà". Il governatore Giani liquida la richiesta prima del voto: "Quisquilie".
Il centrodestra non molla: "Giani deve spiegarci dove saranno smaltite le 192mila tonnellate di rifiuti all’anno che dovevano arrivare all’impianto di Empoli, cancellato da Alia. Parla del rischio che i nuovi impianti siano impallinati dai ‘soliti comitati del no’, a quanto pare ad Empoli è già successo" sottolinea Alessandro capecchi, consigliere regionale di FdI.