Multiproprietà, la casa di lusso vista mare è una catapecchia

E' la disavventura capitata a un fiorentino. Il tribunale gli ha annulato il contratto. Ecco come difendersi

Cala Pi

Cala Pi

Firenze, 21 gennaio 2022 – Una caletta, Cala Pi, sulle isole Baleari, un posto da sogno, dove andare a riposarsi e a godersi la vita almeno una settimana l'anno. E' con questa prospettiva che un uomo di Firenze, dieci anni fa, nel lontano 2002, firma un contratto in multiproprietà che gli viene proposto durante un incontro di presentazione, insieme ad altre persone, in un albergo di Calenzano. Per questo versa alla società 12mila euro, ma una volta recatosi sul posto, nella stupenda Cala Pi, del residence di lusso vista mare non c'è traccia. Al suo posto una vera e propria 'catapecchia', con il bagno fuori e difficile anche da raggiungere perché in cima a una scogliera, senza servizi e con le barche che durante il giorno scaricavano rifiuti lì vicino.

Rientrato in Italia, affidandosi e confidando nella società con cui aveva sottoscritto il contratto, fa presente a quest’ultima che, quello che aveva acquistato non era come ciò che gli era stato pubblicizzato. Chiede di risolvere il contratto, ma, nonostante le rassicurazioni ricevute verbalmente, l'uomo si è visto recapitare, ogni due o tre anni, i bollettini di pagamento per la gestione e amministrazione della multiproprietà. I primi, per circa 3mila euro, li ha anche pagati, perché la società aveva promesso che le avrebbe rimborsati. Ma così non è stato e per questo, nel 2018, si è rivolto a Federconsumatori Toscana.

“Dopo un tentativo di mediazione il tribunale ci ha dato ragione – spiega il legale che ha seguito la vicenda, Roberto Galassi – e il contratto è stato dichiarato nullo. L'uomo non dovrà pagare più niente e anzi è diventato creditore rispetto alla società, che però è in liquidazione”. Non è certo, insomma, che il cittadino fiorentino possa recuperare i 15mila euro che ha già pagato. Un finale non del tutto a lieto fine, ma la vicenda può aiutare gli altri a non incorrere in simili truffe.

“Il tema della multiproprietà può affascinare – commenta Luca D'Onofrio, presidente di Federconsumatori Toscana - ma può nascondere anche sgradevoli sorprese come in questo caso. E' bene sempre non fare scelte affrettate e magari meglio rivolgersi ad un esperto prima di concludere un contratto”.

I consigli per evitare brutte sorprese

Prima di stipulare un contratto di multiproprietà che, è bene ricordare, non ci rende proprietari di un bene, cioè della casa, ma ci consente di usufruirne alloggiandoci per un tot di tempo l'anno, è indispensabile leggere tutte le clausole e capire cosa si va ad acquistare. Se il contratto non è chiaro o manca di qualcosa che è stato promesso solo verbalmente, non firmarlo, né tanto meno versare soldi. Per esempio, nel caso del signore di Firenze, nel contratto non era indicata la durata dello stesso. Inoltre, prima d pagare, è consigliabile effettuare un sopralluogo per andare a vedere la casa che si intende acquistare in multiproprietà, verificandone le condizioni.